12.8.06

IL NEGOZIO DI FUMETTI

Generalmente poco vistosi, privi di insegne al neon o di fastose vetrine , i negozi di fumetto sono vere e proprie aree di caccia , spesso mimetizzate , dove predatori e prede intrecciano le proprie vite in un incessante gara per la sopravvivenza.
Tali aree sono spesso talmente anonime e ben occultate da non tradire minimamente l’esistenza di una tana di venditori di fumetti.
Ciò che è certo è che nei pressi di tali località molte specie non appartenenti ai fruitori di fumetti accusano vista appannata, fiato corto e difficoltà cognitive.
Le femmine in particolare di quasi ogni razza se ne tengono bene alla larga o addirittura fuggono guaendo.
Tra le varie teorie la più accreditata e che i fruitori di tali ambienti emettano feromoni incompatibili con le altre specie “normali”.
I proprietari di tali negozi sono generalmente di sesso maschile ,ma non mancano eccezioni di proprietarie femmine (forse rifiutate dal proprio branco di origine o frutto di mutazioni genetiche).
La gestione del negozio può essere singola , a due o in piccoli branchi.
La gestione singola è tipica di elementi asociali che generalmente si lasciano andare ad una sorta di depressione interiore che li porta spesso a morire durante i rigori invernali.
La gestione a due è invece tipica di coppie di cacciatori ben in sintonia che si distinguono per mole (grossi cacciatori carichi di esperienza) ed agilità , quest’ ultimi sono predatori magri,ma temibili che utilizzano più capacità ipnotico-narcotiche che forza bruta.
La gestione in piccoli branchi infine è tipica di giovani ed inesperti cuccioli che si raggruppano per cercare di sopravvivere nel duro mercato ,ma che finiscono quasi per essere smembrati e divorati da loro smili più scaltri.

Le tecniche di caccia dei predatori di cui stiamo parlando variano.

Il predatore singolo , (che caccia in un’aria in semidisuso), si nutre prevalentemente di vittime occasionali e non è in grado di garantire la sopravvivenza per se o per la sua prole.
Tale predatore è in via di estinzione per ovvi motivi e non ci soffermeremo ulteriormente.

I Predatori a coppia sono i più scaltri perché si alternano nella gestione del negozio rimanendo sempre guardinghi , scattanti e reattivi.
Un esempio classico è il predatore dominante (maschio Alfa) che trascina il cliente dietro il bancone e lo divora lentamente , tale operazione può essere effettuta in tutta tranquillità perché nel frattempo il predatore Beta si alza sulle zampe posteriori e controlla che nessun altro si avvicini alla zona di caccia.
Un altro ovvio vantaggio della gestione del negozio a due è che eventuali tentativi di saccheggio del proprio territorio sono resi difficili dalla continua ed alternata sorveglianza dei due.

I piccoli branchi anche in questo si dimostrano inferiori perché la loro stessa natura numerosa li rende rumorosi e fastidiosi , non è insolito infatti entrare in un negozio di fumetti gestito da piccoli branchi ed essere spaventati dai loro guaiti e strepitii da cuccioli.

Ma la superiorità assoluta dei predatori a coppia la si vede nell’atto vero e proprio della cattura della preda è qui che la vera strategia , nonché esperienza dei grandi vecchi si mostra in tutta la sua magnificenza.

I predatori esperti non stanno mai più di tanto lungo il perimetro della loro area di caccia, non bighellonano nei pressi dell’entrata della tana perché questo ovviamente potrebbe spaventare la selvaggina…
I veri predatori …ATTENDONO dietro il bancone generalmente con aria distratta o assorta da altri compiti.
Molti etologi ritengono che i grandi maschi Alfa siano anche in grado di emettere degli ultrasuoni facendo vibrare delle apposite lemelle che hanno alla base della trachea ,ma queste teorie non sono mai state verificate perché a tutt’oggi non è mai stata fatta un’autopsia su un venditore di fumetti.
Tralasciando queste ipotesi fantascientifiche vogliamo invece concentrarci sulle prove concrete in nostro possesso, prima tra tutte il fenomeno empatico detto LA DANZA.

La Danza è una sorta di coreografia vocale e gestuale che fa sì che il predatore si guadagni la fiducia della preda.
Quest’ultimo infatti attende paziente che la preda entri nella sua zona, lascia che si addentri nella tana e non mostra interesse per lei fino a che non è a portata di tiro.

In questa fase (e vi prego di fare attenzione perché è uno dei fenomeni più belli che la natura ci possa concedere) la preda allunga il collo fino a rendersi completamente vulnerabile al predatore che (solo in apparenza) a malapena l’ha notata.
Per qualche minuto avviene un timido scambio di infomazioni che costituisce il cuore della Danza, la preda chiede infomazioni, annusa, fiuta e saggia timidamente il terreno con i suoi zoccoli…dopodichè, lentamente inizia a rilassarsi ad aprirsi e a FIDARSI.
Ma è a questo punto che si ha una dimostrazione di vera maestria: i veri predatori NON consumano subito la loro preda ,ma la lasciano pascolare liberamente nel loro territoria per ore e a volte per intere giornate.
Scienziati e ricercatori mimetizzati nella zona di caccia hanno potuto osservare questo fenomeno continuare per mesi interi ,fino a quando cioè la preda (omai completamente fiduciosa) si apre completamente al predatore ed estrae il suo bancomat.
E’ qui che il predatore voleva portare la sua preda ed è qui che repentinamente e senza preavviso assesta il suo colpo.
Un rapido movimento delle zampe anteriori, il bancomat che striscia sul pos , il tipico rumore dello scontrino e la preda confusa e sanguinante che si guarda intorno stordita e DI NUOVO vediamo la maestria della coppia di predatori.
La preda non viene uccisa , il rapido colpo sferrato dai predatori non è letale ,ma in compenso ha iniettato sella vittima una potente tossina che crea dipendenza…
Il più è fatto, la giovane preda viene aiutata a rialzarsi, gli viene offerto un caffè e gli viene assegnata un’apposita casella dove potrà effettuare i suoi versamenti mensilmente.
Tale metodologia comportamentale ha diviso gli esperti poiché per alcuni è da definirsi un tipo di caccia mentre per altri appartiene ad una sorta di “allevamento” più simile a quello che praticano le formiche con gli afidi.

Quale che sia la vera sfera di appartenenza di tale fenomeno è e sarà sempre uno degli spettacoli più affascinanti che la natura ci potrà mai offrire.

Articolo tratto da “Gli animali ci guardano” su gentile concessione del National Geographic

12 08.2006

Nota dell’autore: e ora il Sabato pomeriggio non avrò più un posto dove andare…

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Davvero divertenti i tuoi pezzi sul mondo del fumetto ^__^
Vecio

1:19 AM  
Blogger MAX GUADAGNI said...

Grazie! E mi piacerebbe dire "sono frutto della mi sfrenata fantasia!"

Invece la cosa spaventosa è che (colore a parte) è tutto vero...

MAX

5:07 AM  

Posta un commento

<< Home