21.10.09

L’OGGETTO PERDUTO

In principio è un dubbio, un eco di memoria o poco più…
“Dove diavolo l’ho messo?” pensa il vostro Amico Cervello mentre fate altre 30 cose contemporaneamente.

Non è così imperativo come le chiavi di casa, non è così indispensabile come il bancomat o la carta d’identità, ciò che avete smarrito è l’accendino che non funziona, (ma che è un caro ricordo), è la penna che scrive di schifo, (ma a cui siete affezionati) o la caffettiera della nonna che non usate mai (perché fa un caffè che da il voltastomaco), ma che sapete ESATTAMENTE e SEMPRE dove si trova.

E’ quell’oggetto che non vi interessa veramente usare, ma di cui siete orgogliosi di conoscere le esatte coordinate perché (non si sa mai) vi potrebbe servire…

Ed ecco vi lì, un giorno, che mentre preparate la valigia, vi fate la barba o (nei casi più raccapriccianti) mentre fate sesso, Amico Cervello vi manda un impulso SECCO, categorico e non negoziabile che dice “TROVALO! TI SERVE!”.

E voi partite, obbedite e trotterellate allegramente verso la borsa, il cassetto o qualsiasi altra cosa, fiduciosi, certi, assolutamente SICURI… eppure con un tenue, assillante sibilo che vi serpeggia dentro.

“E’ qui” vi rassicurate mentre aprite, sgusciate o sfogliate…
“E’ qui perché mi ricordo di avercela messa due anni fa…”
“E’ qui perché l’ultima volta che l’ho usata era inverno…”


E’ qui.
E’ qui.
E’ qui.

Ed ovviamente non c’è.

Il primo impulso è quel lento, gelido brivido di consapevolezza che vi scivola dentro.
Il secondo è quella dose di razionalità che tante rubriche del tipo “come ritrovare gli oggetti perduti” vi versa dentro e che comincia con “dunque: dov’è che ho visto l’ultima volta il mio trinciapolli?”

Ma è il terzo momento quello più significativo e determinante…
Quell’istante in cui vi rendete conto che non avete la più pallida idea di dove cazzo abbiate messo quello che state cercando ed entrate nella prima fase del vostro calvario.

LA FASE RAZIONALE

La reazione più spontanea è di passarsi le mani addosso.
Non importa se state cercando un accendino o un aspirapolvere…
Qualsiasi cosa cerchiate vi passerete le mani addosso e vi palperete in modo compulsivo tasche, taschine e taschette….(sì…incluse quelle fottutissime microtaschine dei jeans in cui non entra mai un cazzo di niente e che non si è mai capito a che cavolo servano).

Dopo questo lungo e approfondito petting con voi stessi vi metterete in mezzo alla stanza e con fare sicuro e professionale (alla GRISSOM di CSI per intendersi) cercherete di ricostruire gli spostamenti dell’oggetto nelle ultime ore… settimane… o anni…

Con la differenza che mentre in CSI hanno ricostruzioni perfette, millimetriche ed olografiche
(“ecco vedete, qui è dove la macchina ha sterzato, lì è dove lui è inciampato, qui e qui dove gli sono cadute le mentine marca Polo finendogli nel tombino, lo SO, ne sento l’ODORE!”)… a voi non verrà mai in mente una benamata mazza.

La fase razionale e ricostruttiva varia in lunghezza ed intensità.

Ci sono coloro che si siedono e fanno una lista di luoghi e posti.
Quelli che ricorrono all’ausilio di amici e conoscenti (veri e propri PROFILER del settore), con frasi tipo “senti,ma l’anno scorso quando ci siamo visti al funerale dello zio Beppe ce l’avevo o no gli occhiali da sole con la montatura in corno?” e quelli che addirittura ricorrono all’autoipnosi regressiva.

Quando finalmente la fase razionale si è esaurita si passa a quella più “sana”, verace e consona alla tipologia mentale dell’italiano medio.

LA FASE PANICO.

La fase panico è caratterizzata da un moto convulso e insensato che comincia con l’apertura del primo cassetto della scrivania e prosegue con il rovistamento nel frigo fino ad arrivare allo scardinamento di suppellettili varie.

La fase PANICO (come dice il termine stesso) non ha basi logiche e come tale vi porta a pensare che le vostre mutande preferite siano finite dentro una raccolta di Hemingway o che quella simpatica spilla con la faccia di BAT-MAN (di cui avete ASSOLUTAMENTE bisogno) possa essersi infilata dentro a un panino al prosciutto.

Il criterio di ricerca di questa fase è inversamente proporzionale al tempo che passa:
più tempo passa, meno credibili sono le soluzioni che il vostro Amico Cervello,(ormai simile ad un Labrador fuori controllo lanciato in corsa), analizza e trova.

La fase panico, per quanto pericolosa, è pur sempre accettabile in quanto è sottoposta al grande teorema: “la casa nasconde ,ma non ruba”.
Concetto che significa: “non importa se non rivedrò più la caffettiera della nonna,ma almeno è QUI con me da qualche parte e verremo tumulati assieme”.
A questa fase ne segue però una ben peggiore, in cui il teorema della casa che non ruba viene spazzato via: “ommioddio l’ ho perso per strada!”

LA FASE PARANOIA

La fase paranoia è caratterizzata dal dubbio che si insinua in voi che l’oggetto smarrito possa NON trovarsi più nella vostra casa e che per qualche astruso motivo sia stata smarrito all’esterno.
Cosa che ha un senso se si parla del rinomato accendino, penna ecc. e che ne dimostra molto meno se stiamo parlando della cucina elettrica dell’ikea che non trovate più….
Ma (anche in questo caso) il trascorrere del tempo fa in modo che i neuroni di Amico Cervello si spengano progressivamente riducendo a lumicino la vostra sanità mentale.
Ciò che è più insidioso della fase PARANOIA è lo strisciante timore denominato “ e se lo trova qualcun altro?”.

Nata per definizione con oggetti piccoli il “se lo trova qualcun altro” si spalma e riadatta ad ogni oggetto.

E’ la paranoia stessa che vi fa pensare cose tipo “ommioddio ,ma su quell’agendina che cosa ci avevo scritto?”

Ma anche “ommiodddio ,ma su quell’accendino c’era un incisione e se la trova il mio partner scopre che tengo un ricordo dell'ex?”
E giù, giù fino a “AHHHH!!! Dentro agli sportelli di quel vecchio frigo non avrò mica nascosto la mia collezione di giochini erotici???!!!”

Non importa cosa.
Non importa COME… Amico Cervello troverà sempre una connessione improbabile,ma assolutamente accettabile legata all’oggetto che avete smarrito.

E già ve lo immaginate… il giorno dopo, quando uscite e i vicini vi guardano e voi pensate “l’hanno trovato LORO! LO SANNO! SANNO TUTTO!”

In tram mentre ragazzini di 20 anni vi scrutano “LO SANNO, LI HANNO VISTI! LO SANNO TUTTI!!!”
La fase paranoia impazza per ore, a volte per giorni,ma (grazie a Dio) lascia il posto ad uno stato molto più rilassante e meno stressante:

LA FASE RASSEGNAZIONE.

Lo avete perso.
Non lo troverete più.
Non lo rivedrete e non lo riabbraccerete mai.

IL mestolo.
Il cd con la compilation degli Abba o quel bel speculum a cui eravate tanto affezionati…
E’ andato.

Sembrerebbe questa la fase conclusiva, l’epilogo di una devastante ora, settimana o mese… e invece NO.

Alla rassegnazione segue un altro essenziale passo...

LA FASE RIVELAZIONE.

Arriva come un colpo in piena faccia.
Come una doccia fredda o un elettroshock.
Arriva svegliandovi e gridandovi “sei proprio IMBECILLE!”Amico Cervello vi rileva in tutta la sua crudezza ciò che voi (animo nobile) avete finora ignorato.

VE L’HANNO RUBATO.

CHI?
COME?
PERCHE’?

Di nuovo: non ha importanza.

Fatto sta che ecco che vi torna in mente quello nuovo in ufficio e il modo in cui guardava la vostra gomma da cancellare profumata.
Ecco che rivedete quel rumeno in tram che puntava la vostra sciarpa fuxia e che dire della donna delle pulizie che ha le chiavi di casa e può accedere anche alla cantina?

Già ve la vedete… piccola ,ma nerboruta peruviana che si arrampica sulle scale col vecchio armadio a 4 ante e sogghigna mentre ve lo porta via.

(E poi, si sa, questi vengono qui per rubarci il lavoro, le donne e gli armadi a 4 ante!).

La fase RIVELAZIONE è un incendio in un giorno secco e ventoso…

Prima tocca agli amici, poi ai parenti, ai vicini, alla servitù, ai colleghi, agli immigrati, a limortacci vostri e infine arrivate a ...


LA FASE INSPIEGABILE

L’ultima e la più spaventosa...

Seduti.
Nel mezzo della vostra casa fatta a pezzi… sogghignate finalmente consapevoli.

Non avete dimenticato.
Non è stata la colf, né vostro fratello o il cane…no.

SONO STATI GLI SPIRITI.

I fantasmi.
Il mostro di Loch Ness
Le linee di Nazca e gli UFO…

Tutti coalizzati perché volevano i vostri bigodini.

Ne avevano bisogno.

E seduti ridete a denti stretti perché sì…loro vi hanno derubato,ma voi ora siete tra i pochi che conoscono i loro piani…

Alla fine di questo lungo e contorto processo restate esauriti, un po’ distrutti nel fisico e nella mente…

I più fortunati dopo si rifanno una vita, altri continuano per il resto della loro esistenza a cercare e una minima (infinitesimale) percentuale si porta le mani alla fronte e ritrova gli occhiali che cercava da due giorni.

“Che imbecille!” direte a quel punto a voce alta, stando bene attenti che tutti vi sentano…
“Che idiota che era proprio qui!” esclamerete guardandovi attorno…

Perché nel profondo sapete che non siete soli…
Nel profondo sapete che qualcuno vi guarda e vi sposta e nasconde gli oggetti…

Oh sì.

9 Comments:

Blogger Jack said...

Ma poi l'oggetto ricompare o no? Vogliamo saperlo!!!

3:34 PM  
Blogger MAX GUADAGNI said...

Bè...la USB da 8 GIGA che non trovavo (e che ero SICURISSIMO mi fosse stata rubata) era nella mia tasca... in compenso in serata (preparando la lista dei fumetti per Lucca) mi sono accorto che mi mancano due numeri di NEVER che ho SEMPRE avuto...
Alieni? Manipolazioni?
Arteriosclerosi...?
Immagino che sia l'ultima ipotesi...
MAX

1:16 AM  
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

4:55 PM  
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

7:52 PM  
Anonymous Anonimo said...

troppo troppo divertente...ahahahahah...bravo sembro io alla ricerca dell'arca perduta aahahahha....grazie per la risata che m'hai fatto fare...

9:50 AM  
Blogger MAX GUADAGNI said...

La cosa tragica è che a me capita di continuo... °___°

9:53 AM  
Anonymous Anonimo said...

E allora e'tragica ahahahahhaha.-. Buona serata

11:42 AM  
Blogger MAX GUADAGNI said...

Ti consiglio anche "IL COLLEZIONISTA" ... più che tragico e sono IO anche quello... °___°

11:44 AM  
Anonymous Anonimo said...

allora vado a leggermelo...

4:28 PM  

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