12.12.06

IL CENTRO COMMERCIALE

Enorme , colorato e generalmente piantato nel mezzo del nulla della periferia, il centro commerciale si presenta come la mecca del consumismo e come tale ostenta INSEGNONE al neon , ALBERONI di natale posticci e OFFERTONE imperdibili che vi offrono due o tre di qualsiasi cosa voi vogliate (o NON vogliate) al prezzo di una.
Attorno a tutto ciò si accalcano nugoli di famiglie, famigliole, coppie, coppiette e single frustrati, che vagano tutti quanti accomunati da un unico, improrogabile ed assoluto desiderio: comprare, comprare, COMPRARE.
Ma voi ancora non potete beneficiare di tutto ciò , poiché al momento siete ancora nel piazzale antistante dove da 40 minuti girate ossessivamente in cerchio alla ricerca di un parcheggio che non troverete MAI perché ogni posto auto è sistematicamente occupato da colossali SUV metallizzati (che non hanno MAI visto una strada sterrata) che, (guidati da tronfi proprietari che compensano la propria insoddisfazione sessuale con un fuoristrada) occupano il doppio dello spazio.
In compenso l’ameno luogo pullula di bambini che si aggirano da soli, spingendo carrelli addosso alle auto in sosta, mentre le loro (Sante) mamme tentano inutilmente di parcheggiare la loro familiare nel posto riservato ai portatori di handicap.

Dopo 58 minuti di manovre e un numero consistente di imprecazioni a sfondo più o meno religioso scendete dalla vostra auto , vi accertate diligentemente in quale settore/corsia/numero di posto avete lasciato il vostro mezzo, (informazione che il vostro eccezionale cervello provvederà a cancellare immediatamente per ovvi motivi di spazio) dopodiché vi avviate finalmente all’entrata del centro commerciale dove venite immediatamente accolto dalle ossessive musichette natalizie: Jingle Bell , Merry Christmas , più l’ennesima fottuta raccolta dei QUEEN che Freddy Mercury (Dio lo abbia in gloria ,ma è difficile crederlo) ha compilato espressamente per voi dalla tomba.

E dopo pochi passi (inciampando rigorosamente in bambini SCIOLTI che sbavano e sputacchiano frasi senza senso mentre i genitori si scervellano per ritrovare l’auto) potete finalmente entrare nell’atrio dove vi imbattete subito con hostess più o meno discinte che , (lasciando vedere/non vedere) , vi fanno capire che hanno tette e cosce da urlo sotto quei corti abitini attillati.
Ciononostante (e il messaggio è implicito) voi non potrete mai beneficiare di tutto ciò se non acquisterete almeno un’auto a “soli” 24.999 euro.

Come? Non avete quella misera cifra inclusa nella quale vi viene fornito anche un fantastico navigatore satellitare?

Nessun problema perché comunque potrete farvi fare un finanziamento, ipotecare la casa di mamma e papà o vendervi un rene …qualsiasi cosa pur di essere COOL…

“Salve!” vi dice la Deborah di turno fissando un punto indefinito al largo della costellazione di Orieon e il suo sorriso è una cascata di denti al neon.
“Interesssssa?” chiede ambigua oscillando sul suo baricentro ,ma senza spostarsi quasi che fosse inchiodata al suolo.

E quando voi fate per aprire la bocca per spiegarle che col vostro lavoro del cazzo a stento potete permettervi un auto usata ,che state ancora spettando che vi paghino per quella cosa che avete fatto due anni fa , e che in ogni caso non avete un euro… lei è già passata ad un’altra costellazione ed esclama “ssssalve!” rivolta al capofamiglia di una famigliola felice che odora di mutuo.

Così voi ripartite solo per essere fermato tre metri dopo dall’imbonitore di fascia inferiore che , a differenza delle precedenti colleghe, mira ai minorenni/minorati vendendo suonerie e pubblicizzando radio “effemme” fighe per gente figa, figo, Yeahhh!”

“Raga! Su radio 104 Effeemme, tutti fighi ole, ole!” esclama il Dj Albertillo e la folla si agita nei loro improbabili giubbottoni pelosoni (che non hanno mai sentito il vero gelo) , scarponi anfibioni (che non hanno mai assaggiato vero fango) e con i loro sopraffini cervelli (che non hanno mai incontrato un vero neurone).

“Oh, molla!” commenta un fighetto leccato da una mucca rivolgendosi ad un suo simile leccato da una vacca.
“Figo” replica il "vaccato" passandogli il cicchino che (ahimè) non potranno comunque accendere perché viviamo in una società moderna e responsabile nella quale puoi fotterti i polmoni , ma solo se lo fai all’aperto.

E dopo aver superato un bambino obeso che a dodici anni ha già più colesterolo della vostra zia Pina (detta ZIA PINA LA MORTA CHE CAMMINA per i valori dei suoi trigliceridi) potete finalmente arrivare nel VERO e PROPRIO CENTRO COMMARCIALE che si presenta luminoso, variopinto e oscenamente stracolmo di cose di cui nessuno ha realmente bisogno ,ma di cui TUTTI NOI non possiamo fare più a meno.

Il vostro allenato cervello scarta subito il settore abbigliamento (vestite da cani da anni) , quello alimentare (non mangiate decentemente da anni) , arredamento e mobilia (affollato da coppiette gravide che sfornano bimbi a ripetizione) e puntate invece nell’unica VERA e significativa direzione:
HI FI, MULTIMEDIA, TECNOLOGIA , COMPUTERS e TELEFONIA VARIA e LA …(simile ad un labrador in calore ) correte preda di un eccitazione che a malapena i vostri pantaloni contengono.

In mezzo a vostri infiniti simili (prevalentemente maschi dall’occhio pallato e dalla salivazione accentuata) cominciate a muovervi tra scaffali e vetrine che di volta in volta vi propongono schermi piatti, ultrapiatti , talmente fottutamente piatti che potreste infilarveli in posti impensabili e poi monitor, computer , impianti stereo , proiettori a muro e cinque piani di telefonia che vi rallegrerà la vita quando sarete vecchi soli ed arteresclerotici…
Il tutto condito da conversazioni tra competentissimi commessi che cospargono di vaselina sprovveduti ,(ma tecnicamente preparati) clienti.

“Ma questo il sub wafer ce l’ha?” chiede un energumeno di due metri.

E magicamente il commesso non gli dice di andare a prendersi il wafer nel reparto biscotti ,ma gli risponde invece con aria seria e concentrata ,( come se i due si trovassero in una sala chirurgica alle prese con un trapianto di cuore), “Certo che ha il su wafer ed anche il differenziatore sequenziale a curvatura, il connettore I pod per il cordless bluetooth e il cavo usb, wap, rusp, woof! Woff!”

Ma più visibile di ogni altra cosa, troneggiante in mezzo alla sale , ecco la nuova droga tecnologica del 21° secolo , il moderno surrogato dell’affetto e della vita sociale ,ciò che sta all’uomo maschio depresso come lo zucchero alla grassona sfigata…

I DVD

Supporti ipertecnlogici dalla spropositata risoluzione che hanno rimpiazzato le obsolete vhs che per decenni vi hanno propinato a prezzi esorbitanti e che ora (irrimediabilmente sfaldate e sfocate) marciscono sugli scaffali insieme alle costose riprese del vostro primo matrimonio e della comunione dei vostri adorati bambini.


DVD di film recenti, degli anni passati ,rari, rarissimi , edizioni recuperate , rimasterizzate e con aggiunte scene tagliate , scene originali, venute male, o mai girate , nonché commenti degli autori , degli attrezzisti e qualsiasi altra stronzata che vi possa convincere a comprare l’edizione “DOPPIO DISCO” dell’ennesimo cofanetto di Guerre Stellari.

“Ce lo avete quello con i peli di Ciubbecca?” chiede un povero Cristo con un riporto che sfida le leggi della gravità.

Ma tutto questo non vi tange ne sfiora poiché voi siete andati ben oltre questo mero schiavismo consumistico e tramite l’amico ,di un amico , di un amico siete approdati alla ben più conveniente oasi del pirataggio informatico!
Grazie ad una comoda adsl (non è una malattia è un tipo di connessione) siete entrati a far parte dell’immensa comunità di furbi che si scarica l’impossibile da internet.
Dagli indispensabili cartoni animati di quando eravate piccoli (mentalmente si parla di ieri) , passando per gli immancabili porno (che non fanno mai male…) fino ai film appena usciti al cinema, ogni titolo può essere reperito semplicemente digitandone il nome ,ma ciò crea poi il successivo problema:
COME vedere i vostri film piratati comodamente sparapanzati sul divano?

E semplice: acquistando un simpatico ed affidabile LETTORE dvd, dvx, mapeg, mp3, cd,pt, rtrtrtr ecc. ecc. che veda ogni cosa.

Un lettore talmente intelligente da esser in grado di leggere perfino una antica tavoletta sumera se decidete di infilargliela dentro.

I prezzi come sempre variano e si va dai modelli terra terra , che leggono solo dvd di marca per una settimana (se va bene) fino a quelli più costosi ed elitari con trecentododici prese e spinotti dietro e davanti a cui si può attaccare ogni altro elettrodomestico pensabile e immaginabile.
Entrambe le categorie sono ovviamente sprovviste di cavi e cavetti vari ed entrambe costano cifre disparate ,ma che terminano SEMPRE con “,99”….

Anche i manuali d’istruzione variano a seconda del prezzo.
Il succo di quelli economici è più o meno “infila la spina e accendimi. Cazzo.”

Quelli più costosi partono con la biografia dell’autore delle istruzioni, fanno un excursus delle sue esperienze giovanili e poi iniziano a parlare delle funzioni del dvd,dvx con particolare attenzione alle dinamiche dei flussi magnetici di allineamento delle testine laser.
In entrambi i casi è particolarmente d’aiuto la pagina di risoluzione dei problemi.

PROBLEMA
Il vostro Riproduttore X25 non riproduce NULLA.
SOLUZIONE.
Accertarsi che la spina di alimentazione sia ben inserita nella presa.
PROBLEMA
Il vostro Riproduttore X25 si ostina a NON riprodurre NULLA.
SOLUZIONE
Contattate la casa di produzione dellX 25 con sede a TAI WAN in Via Xien Ling 58.

Per un’accurata scelta del miglior prodotto vi rivolgete ad un sedicente commesso che a seconda del costo dell’apparecchio che volete acquistare ha vari livelli di attenzione nei vostri confronti.
Nel vostro caso (acquistando un pregiatissimo X 25 a 39 euro) meritate un cordiale “ne prenda uno dalla pila e vada alla cassa.” Il tutto detto mentre invia messaggini e suonerie a Deborah all’entrata.

ALLA CASSA.

Dopo aver acquistato il pregiatissimo X25 (più 15 DVD di cui avevate ASSOLUTAMENTE bisogno perché erano in offerta a 9,99 euro….) vi recate diligentemente in fila per pagare e qui venite implotonato e scrutato da un addetto alla sorveglianza grande, grosso e nero (di pelle e di umore) che vi scruta come se voi aveste avuto a che fare con piantagioni di cotone , galere varie o altre nefandezze simili.
Man mano che si avvicina il vostro turno ecco riapparire la solita fantasia che vi assilla in queste circostanze: appena passerete voi i segnalatori antitaccheggio cominceranno a suonare e sicuramente vi troveranno in tasca qualcosa che un misterioso individuo vi ha infilato di nascosto.

Superfluo dire che tale fantasia non si realizza mai…eccetto questa volta.

“Mi scusi.” Esclama Kunta kint con aria decisamente incazzata mentre voi vuotate le tasche e già immaginate qualche imbarazzante copia di vido porno tipo “Tutte nane tanto tane” o altri titoli del genere che spunta dalle vostre tasche…
Ma invece non spunta niente…è solo che evidentemente voi piacete al segnalatore antitaccheggio che continua a gracchiare come un aquila impazzita e che solo dopo dieci tentativi si placa facendovi passare.

Naturalmente tutto si risolve bene e dopo un’altra mezz’ora passata a cercar di far prender il vostro bancomat alla cassa (durante il quale la cassiera vi guarda con aria disgustata) siete finalmente fuori , liberi di dribblare tra venditori di auto, testimoni di Jeova , spacciatori di suonerie e babbi natale sbilenchi fino a raggiungere il caro parcheggio per poi chiedervi:

“Ma dove cazzo ho lasciato la macchina?”.

1112.06

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

la pericolosità dei Centri Commerciali è che ci entri senza avere nulla di importante da comprare (il famoso giretto) e poi invece ti ritrovi ad aver "bisogno" di tutto...tanta roba, di tutti i tipi che ti richiama come le sirene di Ulisse!! :-)
Nicco

7:27 AM  

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