31.8.06

LA SCUOLA DI FUMETTO (Come allievo)

L’ambiente della scuola di fumetto si presenta allegro e colorato, le pareti sono costellate da disegni autografati e almeno una sagomona di qualche personaggio domina generalmente il corridoio d’entrata.
“CLICK - :CIAO!” esordisce la segretaria fighetta appena entri nella scuola di fumetto.
Il suo “ciao” è in puro stile MTV , il suo sorriso uno spot pubblicitario e perfino le sue misure sono perfette per mettere a loro agio grandi e piccini (tette coppa C).

Quando i genitori accompagnano il figlio minorenne a scuola per avere informazioni è proprio la segretaria che incontrano per prima ed è lei che invariabilmente rivolgono la stessa domanda:
“C’è possibilità di lavoro in questo settore?”
Che in realtà significa “per quanto ancora dovrò mantenere mio figlio?”

E la segretaria risponde sorridendo: “CLICK- CIAO!”
“Sì, salve signorina. Ci eravamo già salutati prima,ma le chiedevo: mio figlio avrà un futuro? Troverà un lavoro?”
“CLICK – CIAO! IO SONO TUA AMICA! MI VUOI CAMBIARE VESTITO SE VUOI! – CLICK –MRFFFF- CLICK – CIAO! MRFFFFF!”

E quando le segretaria s’inceppa interviene il Direttore della scuola che ha due possibilità:
dire la verità , (perdere il cliente e chiudere bottega…).
O essere diplomatico e senza mentire dichiarare:


“Vedete signori. Se vi dicessi che vostro figlio finita la scuola troverà subito lavoro mentirei ,ma posso garantirvi che finito questo corso la sua vita non sarà più la stessa.– CLICK –MRFFFFFF”.


La gerarchia della scuola è precisa e delineata.
C’è il Direttore che abbiamo appena citato (generalmente un professionista affermato che però si dedica alla scuola pensando anche al futuro e alla pensione), c’è una vecchia gloria del fumetto del passato che ti ricorda tuo nonno e c’è un numero imprecisato di giovani insegnanti di tutte le taglie e dimensioni, a pelo corto , lungo e medio.
Al di sopra di tutti costoro c’è generalmente un’eminenza grigia indefinita che vive in una bolla di plasma a curvatura e che fa parte di una collettività di misteriosi soci di un’altra dimensione e a cui “resistere è inutile”.

Le prime lezioni in una scuola di fumetto sono una cosa meravigliosa.
Ti viene spiegato che cos’è “la gomma pane” e perché non la devi mangiare , ti viene illustrato tutti i tipi di animale che si possono far fuori per fare un pennello ed in generale ti viene data la sensazione che a tutto si possa sopperire con la tecnica e la costanza.

“MA…mi scusi…” chiede sempre qualcuno “e il talento? Come si fa se non si ha talento?”

“Il talento ...” risponde lentamente l’insegnante mentre spinge ripetutamente il pulsante ROSSO sotto il tavolo.
“Il talento…”
“CLICK- CIAO! CI SONO LE BORSE RAGAZZI! –CLICK - CI SONO LE BORSE!” grida la segretaria entusiasta accorrendo in aiuto dell’insegnante.


Ogni scuola ha le sue borse.
Il modello varia a seconda di come se la passa la scuola.
Se è aperta da poco ti vengono date delle borse del supermercato con scritto a mano “SQUALI DI FUMETTO (non è un errore di battitura).
Man mano che le scuole si ingrandiscono e si arricchiscono la qualità delle borse migliora.
Plastica dura, tela, finta pelle, camoscio, camoscio bianco estinto , PELLE DI MAGNUS…

Insieme alle borse vengono dati gadget tipo squadrette, righetta, bussola , numero telefonico della segretaria e preservativi con il logo della scuola.

Tra gli insegnanti riconosciamo vari personaggi tra cui:

LA VECCHIA GLORIA
Trovato ibernato dentro un ghiacciaio e rianimato con un fulmine rappresenta la memoria storica e culturale di un tempo meraviglioso ormai andato. A tutti ricorda il nonno illuminato che avremmo voluto avere. (Non come il mio che mi diceva sempre : “ma che cazzo fai con quei BURATTINI?!”). Adorato dai più svegli che ne riconoscono il valore , viene ignorato dai pischelli presuntuosi ed arroganti destinati a lavorare nel reparto pesce dell’Esselunga.


L’ILLUSTRATORE
Esperto conoscitore di ogni tipo di peluria animale (e non), fine cesellatore di ricostruzioni ambientali e illustratore insuperabile è il Grissom dalla situazione.
Durante le sue lezioni illustra le ritrose pelviche della peluria dei mammiferi provocando il più alto tasso di narcolessia dell’intero corso.

IL MIRACOLATO
Disegnatore di seconda mano ,caduto in disgrazia verso la Casa Editrice Madre e per ciò condannato all’esilio in una prigione di energia nella zona negativa.
Liberato dalla sua prigionia da un esplosione atomica egli giura fedeltà ai cavalieri della scuola del fumetto e lavora per deprimere e demotivare gli allievi.


IL MERCENARIO

Determinato a sopravvivere a qualsiasi costo è appunto un SUPERSTITE , privo di morale o della ben che minima etica e pronto a fregare i lavori ai suoi stessi allievi per potersi pagare l’affitto.
Estremamente poco disponibile ad insegnare i trucchi della sua materia , dispensa invece perle di saggezza su come arrivare a fine mese.
E ci prova con le allieve maggiorenni.

E infine il DIRETTORE di solito insegnante e leader carismatico della scuola.
Ogni struttura ne ha uno che appartiene ad una scuderia diversa , a seconda dei live points e delle risorse energetiche variano in forma, altezza , resistenza alle carte magiche incantesimi ecc. ecc.
Su richiesta si può avere anche calvo, su sedia a rotelle e con poteri mentali.

Al di sotto di questi troviamo mano d’opera degli insegnanti ,free lance che ,di volta in volta, insegnano questa o quella materia a tempo determinato ricevendo in cambio una minestra calda, biada per il cavallo e unguenti per le piaghe.




GLI ALLIEVI

Tra questi individuiamo subito i pezzi migliori.

IL SIMPATICO

Qui da noi in Toscana è quasi sempre di Livorno e di conseguenza intercala le sue battute con uno sprezzante “DE’!” , ama infilare un paio di battute sul Cacciucco qua e la’ e non si separa mia dalla sua copia del Vernacoliere che considera come l’equivalente livornese della Divina Commedia.
Il simpatico ovviamente ama il genere umoristico ed ha sempre un personaggio dissacrante tipo “Tinca la trota” o qualche altro animaletto sboccato e volgare a cui fa dire cose tipo.

“De’! Quest’acqua è piena di pesci ci si potrebbe cocere l’Cacciucco! Ah! Ah! Ah!”

Di solito ha un’altra attività che lo mantiene e che lo occupa ,d’estate fa il bagnino, d’inverno affitta gli appartamenti dei genitori , la sera fa il disc jockey per locali alternativi dove si suonano sigle di cartoni animati e servono il Cacciucco.
Ogni tanto pubblica qualcosina su qualche rivistina per un editorino locale .
Timido di natura esibisce di solito tale fogliettino in treno gridando:

“De’BIMBE! Guardate che ho fatto! Altro che Cacciucco!”

Destinato a perdersi per strada lo ritroveremo vent’anni dopo proprietario di uno stabilimento balneare che dal suo patino commenta:

“DE! C’è un mare che è bello come il Cacciucco!”


LA DARKETTONA.

NERA, metalizzata come un coleottero ninja, ostenta unghie laccate color tenebra , occhi circondati da eyeliner a chili , rossetto altrettanto cinereo e un abbigliamento più o meno variabile che va dal vestitino di Mortisia ad un’infinta combinazione di abiti che comprendono obbligatoriamente solo alcuni accessori: anfibi, una o più catene/catenine, piercing e ninnoli vari.
(Una volta ne vidi una che all’occhiello aveva infilato un insetto enorme di gomma di quelli che si trovavano una volta nei distributori di palle per bambini.
Era una mosca…una bellissima mosca di gomma di 15 cm…FANTASTICA!).

Le Darkettone disegnano ricurve sul foglio, si agitano facendo scintillare i loro anelli con testa di morto ,masticano incessantemente gomme e i loro genere preferito è il porno.

Che disegnino Dylan Dog, Le Winx o Topolino il loro soggetto preferito è una tipa nuda che si aggira per un cimitero pieno di malintenzionati morti e superdotati.
Nota di colore: la protagonista somiglia sempre alla Darkettona stessa.
Fantasia ricorrente: fare sesso tra le lapidi di un campo santo.



IL DETERMINATO

Silenzioso e vestito come un impiegato statale, porta generalmente gli occhiali, Polo allacciate fino all’ultimo bottone ed esibisce sempre un sottile velo di sudore che gl’imperla la fronte.
Il Determinato si rivolge sempre all’insegnante dandogli del LEI , le sue palpebre non sbattono mai e i suoi occhi sono vitrei e vacui come calamari morti.

I determinati si mettono in un angolo all’inizio della lezione , sudano e disegnano per tutto il tempo prendendo misteriosi appunti su ogni cosa.
Alcuni sostengono che nel frattempo comunichino con Alan Moore telepaticamente



IL BONELLIANO.

Preciso , inquadrato, si riconosce perché pronuncia farsi tipo “peste e corna”, “diavoli dell’inferno” e se siete suo amico vi chiama “vecchio cammello”.
Se socchiudete gli occhi potete intravedere intorno a lui una gabbia stile Bonelli a sviluppo orizzontale di 6 vignette e se gli gridate “SPLAH PAGE!” evapora all’istante.

Tende per natura ad assumere le sembianze dei suoi personaggi ,ma con piccole imperfezioni.
Tipo: impermabile alla Nathan Never , basette perfette , cartellina con tavole copiate pari pari da De Angelis ,ma magari gli manca un dente , è grasso, storto o in generale “disegnato male”.


IL MANGOFILO

E’ quello a cui nessuno ha il coraggio di confessare che VIVIAMO IN ITALIA.
Fa domande tipo : “ma c’è modo di lavorare con i Giapponesi?”
“Certo. Come cavia per esperimenti genetici.” Pensa l’insegnante ,ma ovviamente non può dirglielo.
Per farlo contento la direzione della scuola è costretta a pagare immigrati clandestini cinesi che spaccia per autori giapponesi.
Gli autori preferiti del Mangofilo hanno tutti nomi con assonanze falliche:
Azzomoto, Kazzuchi ecc. ecc.
Il MANGOFILO sa contare in giapponese fino a dieci ed ha tonnellate e tonnellate di cartoni animati in lingua originale di cui non ha mai capito un benamato Kazzoki.
E’ generalmente odiato dal Superoista e dal Bonelliano.

IL SUPEREROISTA.

Ossessionato dalle grandi responsabilità che derivano dai grandi poteri vive in un universo in cui la biancheria intima viene portata SOPRA i vestiti , la sua sospensione dell’incredulità è tale da accettare che nessuno sappia che Calrk Kent e Superman sono la stessa persona.
“Quando ha gli occhiali è irriconoscibile” dichiara convinto.
E’ accanito spettatore di tutti i film tratti dai supereroi di cui poi critica scelte di trame ed attori con interminabili pistolotti logorroici che provocano rottura della acque e coliche renali.


L’IMMEDESIMATO

E’ colui che veste come il proprio personaggio a fumetti e che cerca di comportarsi come tale.
L’accessorio più gettonato è una giacca o meglio ancora un impermeabile di pelle nera accompagnato da guantini tagliati di pelle, Pantaloni di pelle, anfibi di pelle e occhiali scuri alla Matrix.

L’immedesimato si muove per la scuola anche in pieno Luglio convinto che inesistenti ventilatori facciano svolazzare il suo impermeabile ,ma per lo più appare simile una piattola nera con cartellina (di pelle) sotto il braccio.

Le varianti (femminili) Manga sfoggiano magliettine di Lamù , abitini strambi e tanta cellulite da sfamare il Burkina Fasu.



IL VOLUBILE

Simila ad una FALENA IMPAZZITA il volubile è attirato dalle sorgenti luminose, dalle copertine colorate e da tutte le novità che il suo cervello metepoatico capta sul momento.
Un giorno è accanito sostenitore del Bonelliano , il giorno dopo scopre il fumetto d’autore e venera Pazienza, la settimana di Natale si converte a Moebius e per l’ultimo dell’anno idolatra qualche anonimo fumetto underground disegnato da un suo amico fattone.
Quello che li caratterizza è però che appena trovato un nuovo interesse mandano al macero il precedente rinnegandolo totalmente al grido di “EHI RAGA’ DA NON CREDERE -IDIOZIA NUMERO 89- Avete letto quella minieserie ispirata sicuramente a – IDIOZIA NUMERO -90!” ecc. ecc.


LA BRUTTA

Allieva generalmente brutta che per compensare la sua inadeguatezza fisica ha sviluppato altre doti quali la capacità di disegnare e l’illusoria convinzione di ritagliarsi così un posto nella società femminile.
(No, aspettate! NON MI GIUDICATE MALE c’è il lieto fine!)
La Brutta si sposa o rimane incinta , smette di disegnare e vive felice e contenta.
(Dio esiste dopotutto)

LA STRAFIGA.

Determinata a dimostrare di non essere solo bella, raramente disegna bene ,ma finisce puntualmente per essere rimorchiata da quello SIMPATICO a cui poi fa “la punta alla matita”.

IL VISCIDO

Dotato di TRAPANANTE determinazione, ha dalla sua parte un’instancabile capacità di logorio e perseveranza che porta la direzione ad avvalersi della sua collaborazione a fine corso.
Serpeggiante e oleoso si insinua nei meccanismi interni della scuola fino a che ne diviene parte per diritto di successione.

IL RIDONDANTE

Presenzialista ed esibizionista , già frequentatore di FORUM e satellite a vario titolo è colui che al di sopra di ogni altra cosa DESIDERA ESSERCI.
E’ quello che fin dalla prima lezione da del tu all’insegnante e a cui tenta di anticipare il finale delle frasi per fare colpo.
Onnipresente in rete si occupa di duecentomila fanzine ed è assecondato in questo da suoi simili che lo intervistano e acclamano in rete.
Da segnalare la sua convinzione (e dichiarazione) di essere sempre ASSUNTO da improbabili case editrici o di collaborare con inavvicinabili autori del fumetto mondiale.
“Io e Moore facciamo la doccia insieme!” dichiara mostrando una foto scattata col cellulare di lui sotto la doccia con uno con la barba.

A tali tipologie di allievi (e ad infinte altre) si rivolge la scuola con il suo dettagliato programma finalizzato a farli divenire impiegati di negozi di scarpe, addetti ai call center o cassieri al MacDonald.
Per accompagnarli in questo lungo e difficile cammino agli studenti viene data anche l’opportunità di incontrare alcuni ospiti di alto livello (LE GUEST STAR!), tra cui meritano due righe:



L’UNO E TRINO

Autore di grossissimo calibro spesso dotato di triplo nome ed assistente/emule (di solito un disegnatore mediocre ) che tenta di somigliargli non solo come stile ,ma anche fisicamente e che parla in sua vece.
I disegnatori di questo livello si muovono , parlano e producono pochissimo ,ma in compenso guadagnano tantissimo, somigliano generalmente a vecchie foto sbiadite di Wild Bill Hicock.

LO SFIGATO.

Defenestrato da tutte le case editrici , vive di vecchi successi e cova immensi rancori che sfoga infilando i personaggi dei suoi nemici nelle sue produzioni (impiccati, torturati , morti…).
Incoraggia gli allievi parlando del suo matrimonio finito male, dei figli ingrati e delle piaghe di Egitto che hanno colpito la sua famiglia.

IL LANCIATO

Giovane di successo , generalmente dotato di carisma e simpatia, gratifica la truppa con aneddoti tratti dal suo “THE ART OF” numero 12 , ha una parola buona e una canna pronta per tutti.
Amante della musica , suonatore di buon livello di vari strumenti, viaggiatore, uomo di mondo , enologo e viticultore fai da te ,si diletta anche di cardiochirurgia vascolare e ginecologia.

E anche qui potremmo andare a lungo avanti...

Attraverso tutto ciò (coadiuvato da un ricco programma di lezioni) l’allievo viene traghettato nei 2/3 anni del corso ( la durata dipende dal livello di Sindrome di Stoccolma raggiunto dall’allievo in questione) fino a conseguire il tanto ambito PREMIO FINALE.
Un attestato in finta carta riciclata di papiro a quadretti, nessun valore legale, nessun valore sociale, IMMENSO VALORE PERSONALE.

“CLICK- CIAO RAGAZZI – CLICK - CONGRATULAZIONI! ECCO IL VOSTRO DIPLOMA! EHI PERCHE’ NON VI ISCRIVETE ANCHE AL CORSO DI ANIMAZIONE?! – CLICK-MFRRRRRR- ORA SE VUOI PUOI CAMBIARMI LE MUTANDINE!-CLICK”

E la vita continua….



3108.2006

Nota dell’autore.
Essendo stato prima allievo e poi insegnante mi sento di poter dare un paio di consigli degni dell’ “INSEGNANTE MERCENARIO” in cui mi identifico totalmente.

Frequentate una scuola di fumetto solo se:

avete un reale desiderio di imparare e/o
avete intenzione di pagarvela da soli.

Questo, abbinato ad un atteggiamento da VAMPIRO (ossia la volontà di SUCCHIARE la maggior quantità di conoscenza possibile), può far sì che tali scuole abbiano una loro più che onorevole utilità.
Se lo fate ricordatevi una parola : UMILTA’.
Non lasciatevi mai buttare giù se vi stroncano ,ma neppure siate arroganti o presuntuosi con chi fa questo lavoro da 50 anni e sa qualcosina più di voi.

Se invece andate a frequentare una di queste scuole solo per “fare qualcosa” ne esistono di molto più economiche e meno impegnative , sia per voi che per il portafogli dei vostri genitori.
Coltivate i campi, moltiplicatevi felici e comprate fumetti…
così io vi dico , andate in pace… AMEN.

14 Comments:

Blogger Pierpaolo Putignano said...

parole sante! hai dimenticato gli allievi catatonici, per i quali o si parla di fumetto o si parla di patate è la stessa cosa (nel senso che cmq non ti danno retta).
per non parlare di quelli che ti dicono "io non leggo fumetti" o di quelli che dicono "io pensavo fosse una scuola dde comici" (ricordi l'intervista in tv?!?)

6:54 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ma dai le scuole di fumetto mica sono tutte così!!!!

O sì?

Ariel

12:35 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ma certo che si che son così!

Buona la parte finale riguardo al saper essere "vampiri". Viene citata raramente, ma è la fonte del sapere...

1:16 AM  
Blogger Panda said...

Il puti mi ha preceduto... quelli che "fanno fumetti" ma non li leggono... vabbeh, ma ame che mi frega di cosa fanno gli altri... mah!

Cmq, è vero... il fumetto non vi fà campare.. iscrivetevi, quindi, anche al corso di grafica che vi darà soddisfazioni ed un ampio FUTURO!!! :D

Robbè :)

2:25 AM  
Blogger MAX GUADAGNI said...

Panda , mufloni e grafici...
Tutti animali che si avviano all'estinzione...

°____°

MAX

3:28 AM  
Anonymous Anonimo said...

Particolarmente gradita la citazione del "sesso tra le lapidi".
Mi hai commosso ricordando il tempo che fù.

Certo che sono stato proprio coglione. °____°

Sei un grande Max!
LIBRO-LIBRO-LIBRO


Wilma

7:07 AM  
Blogger Dalmazio P. Frau said...

Assolutamente vero e totalmente condiviso!
Vogliamo anche parlare del "monomaniaco millantatore"?
Esiste...esiste...oh se esiste...

11:39 PM  
Anonymous Anonimo said...

la realtà descritta è simile al vero (c sono piccole eccezioni che sono le variabili casuali atmosferiche stereoidali)
Max mi hai descritto come un Viscido! ma lo sai benissimo che nn sono così...ahia!scusami...son scivolato dalla sedia :))

Alex

7:18 AM  
Blogger MAX GUADAGNI said...

Eh ti piacerebbe che parlassi di te, eh?

No, mi riferivo ad un altro che conosco, qui a Firenze.

Probabilmente sei civolato sulla bava di un tuo collega.

°____°

MAX

8:40 AM  
Blogger Champa said...

cavolo...
da ex alunno credo di poter dire che tutto ciò che hai detto è verità.
ma la segretaria figa non c'era...
Simpatiche, ma non fighe...
salutale mi raccomando.

3:35 PM  
Blogger MAX GUADAGNI said...

La "mia" segretaria era un modello fighetta-comunicativa , poi l'hanno sostituita con due nuovi modelli: una simpatica e l'altra darkettona pentita.
Ma il modello fighetta era notevole.
Praticamente metà allievi le facevano il filo.
Invece da quando insegno trovo solo modelli strandard attempati, Nn fighette, più affidabili a prendere le rate dei pagamenti (immagino) ,ma decisamente meno piacevoli a vedersi.
Poi dipende dalla scuole che bazzichi e dai periodi...vedrai che prima o poi torna di moda il modello FIGHETTA.

°__°

MAX

7:06 AM  
Anonymous Anonimo said...

....scusa...mi fai smettere di ridere? oddio a un certo punto ho pensato che fossimo andati in classe insieme...fantastico.....il pezzo migliore secondo me? la darkettona...i miei più gloriosi complimenti...Lici

7:30 AM  
Blogger Silverware said...

Ne aggiungerei almeno un altro paio.

L'IRREALIZZATO
Maschio bianco tra i 40 e i 50 anni, fissato con qualche vecchia gloria del cinema o del fumetto, ha vissuto in giovinezza un amore irrealizzato per il mezzo o ha avuto una carriera breve e senza lode con alcune piccole pubblicazioni che è andata a monte quando papà gli ha trovato un posto fisso al catasto. Rendendosi conto di essere agli sgoccioli per produrre qualcosa, frequenta la scuola (in genere, il corso di sceneggiatura) covando la futile speranza di cominciare a pubblicare e farsi un nome prima di diventare troppo vecchio. Finito il corso, spedisce le sue sceneggiature in Bonelli e all'Eura che non gli rispondono, così torna al suo posto fisso al catasto pensando che ora c'è la crisi e un giorno riproverà.

E infine, perché no, deve pur esserci:
QUELLO CHE CE LA FA
Giovane di belle speranze, non sempre dotato di eccezionale talento ma costante negli studi, spesso sottovalutato da insegnanti e compagni, che vive la passione per il fumetto come un concreto interesse professionale senza trasformarlo in una fissazione maniacale, proprio in virtù della sua modestia e del suo saper accettare le critiche è quello che alla fine fa carriera dove altri allievi troppo entusiasti o troppo presi da se stessi finiscono per mollare. Il suo motto è "chi va piano va sano e va lontano". Di solito si sposa con una straricca e fa almeno un figlio, che non cresce mai, per questo dice sempre che "ha il bambino".

6:19 AM  
Blogger MAX GUADAGNI said...

Bravo, sì. Te lo pubblico (il commento) perché non è anonimo e ci hai preso almeno nella prima tipologia, la seconda mi lascia un po' perplesso, La parte che parla del "Non sempre dotato di eccezionale talento, ma costante negli studi" mi piace. E' l'approccio giusto.
La moglie straricca e il figlio...oh bè... perché mettere limiti alla divina provvidenza... Fortunato a chi capita.

P.s.

Io per il posto al catasto ci avrei fatto la firma... fidati.

10:23 AM  

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