27.3.07

L'OSPITATA

In principio è una luce nella notte.
Un oasi nel deserto, un remo a cui aggrapparsi, una fune sul vuoto....

Al Disegnatore Selvatico giunge un invito.

Via E mail. Tramite l'amico di un amico più fortunato (che si dice che abbia perfino un telefono fisso!) il Disegnatore Selvatico solleva il muso dal cassonetto in cui sta mangiando, si lecca i baffi soffiando ad un gatto randagio che gli contende una lisca di tonno e poi risponde sul suo cellulare perennemente senza credito.

"Sì. Sono io. Se sono disponibile a venire per un incontro con i lettori? Certo." esclama con tono gioviale e convincente mentre s'infila avanzi di hamburger nelle tasche della giacca.
"Mi darete del cibo?" chiede tradendosi ,ma recuperando immediatamente con un "voglio dire: è contemplato un GETTONE di presenza?".

E comincia così...con una delle ennesime dimostrazioni della grandezza della Natura, nel momento in cui il fragile Disegnatore Selvatico (Grafolicus Nebule Selvaticus) entra in contatto con predatori più grandi (Imprenditoris Agiatus Fumettifilis Titolaris) si crea quello stupendo prodigio chiamato SIMBIOSI basato sul reciproco scambio: tu mi dai un piatto di minestra calda e io ti faccio 12 ore di disegnini.

E così partono...
I più fortunati e limitrofi sgusciano da sotto i sassi in cui vivono e s'incamminano a piedi , gli altri si fiondano felici su treni Eurostar con prenotazione obbligatoria, brandendo assegni con scritto sopra "RIMBORSO SPESE".
Seduti (avvinghiati sarebbe meglio dire) su costosi posti (rigorosamente di seconda classe ,ma per loro sempre da sogno) i Disegnatori Selvatici ridacchiano mentre si AVVENTANO su cioccolatini omaggio o mentre cercano di rosicchiare altri gadget omaggio (le cuffie) fino a che un gentile vicino mostra loro che devono mettersele nelle orecchie e non in bocca.
E naturalmente si incontrano, si riconoscono, si parlano e si AGGREGANO.

"Quante copia ha venduto il tuo GATTAMELATA REVENGE?" chiede uno mentre s'infila in tasca rotoli di carta igienica che ha fregato in bagno.
"Guarda." replica l'altro che si gioca la carta dell'alternativo agitando le dita laccate di smalto nero .... "io non ne faccio una questione di copie o di soldi , per me il fumetto è ARTE solo così posso esprimere me stesso..." e poi lecca il finestrino per abbeverarsi alla brina.
"Il problema sono gli editori." interviene un altro ancora che per l'occasione si è infilato dodici magliette diverse di personaggi che disegna (una sopra l'altra) il tutto nel tenero tentativo di compiacere i propri lettori.
"Io non mi preoccupo degli Editori" replica Unghie Laccate "per me conta il messaggio...quello che trasmetto e non lavoro certo per il denaro..."
"Scusa ..." chiede quello delle 12 magliette " posso avere un pezzo di quella gomma da masticare che è attaccata sul lato del tuo tavolo"

"No. E ' mia. " risponde Unghie Laccate mentre e se la caccia avidamente in bocca.

All'arrivo nelle località prestabilite i Disegnatori Selvatici vengono prelevati dai vari emissari dei mecenate locali , caricati tipo bestiame su carri merci piombati e deportati verso le zone delle convention e incontri vari.

"Io disegno Roddy Vulva!" mormora uno mentre lo spingono con il manico di una scopa dentro il carro.
"Movete ORCO ZIO!" gli gridà dietro un energumeno con una vanga in mano.

Scaricati nelle rispettive mostre, fiere e fumetterie varie i Disegnatori Selvatici si ricompongono, spolvarano le loro inseparabili cartelline, valigette e accessori vari dopodichè incominciano ad informarsi sulle questioni serie.
"Quando mi date del cibo?" chiedono più o meno tutti mentre vengono spinti con pungoli eletterici verso i vari stand.

Giunti finalmente in loco i Disegnatori individuano i loro mecenate, gli organizzatori degli incontri che gli garantiranno una notte al coperto ed in segno di riconoscimento gli nuotano incontro, (come pesci PAGLIACCIO impazziti che si lanciano tra gli accoglienti tentacoli della loro ATTINIA) e di lì a poco (dopo avere scroccato un paio di cappuccini e tre brioche) eccoli seduti, pronti a disegnare e ad ottemperare al loro dovere.

"Ciao. Tu sei quello che disegna Roddy Vulva?" chiede un "ragazzo" di 45 anni , grasso, brufoloso e con lo sguardo spento da impiegato di banca vestito da Jeeg Robot D'acciaio.
"Sìììììììì!" Risponde il disegnatore esibendo la sua maglietta con disegnato Vulva che sorride "che cosa posso fare per te?"
"Ho letto Roddy Vulva e gli alieni di Clitoride e secondo me io sono uno di loro, posso avere un disegnino di Roddy che combatte contro un mostro di Tampax?"
"Cerrrto! E se mi dai il tuo bancomat con scritto il codice PIN sopra io te la autografo! Che ne dici?" replica il disegnatore.
"Figata!" esclama l' Alieno di Clitoride dandogli il bancomat.
"Fantastico! Ripassa dopo che te la rendo quando ho svuotat...FINITO il disegno del Tampax."
Per le successive 4 ore i Disegnatori Selvatici continuano a disegnare, mangiare, bere birre e cappuccini, cazzeggiare e guardare il sedere alle standiste.
Per le ulteriori successive otto ore rispondono ad imbarazzanti domande sulle metodologie riproduttive dei paperi di Paperopoli, su dove lo porti Diabolik (a destra o a sinistra ) in quella sua attillata tutina , su che tipo di pelo di roditore si usi per inchiostare e se è vero o no che se si disegna con la parte destra del cervello viene tutto meglio...
(quest'ultima domanda arriva da uno che per provare si è sparato con la spara chiodi nella parte sinistra della testa.

"L'ho letto in un libro...adesso faccio i bisogni in un un sacchetto di plastica e mi riempio di morfina ,ma disegno molto meglio".

"Fantastico!" replica il deisgentore di Roddy Vulva. " Lasciami la prescrizione della morfina che ti ci faccio un disegnino sopra!"

E tra una seduta e l'altra ci si incontra, ci si conosce e presenta a vicenda il tutto nella tipica modalità dei Disegnatori Selvatici.
"Ciao. Questo è Leo ! E questo è Roby..." dice il disegnatore di Roddy Vulva , il tutto senza specificare cosa cazzo faccia l'uno e cosa cazzo faccia l'altro , dopodichè si scheggia via mentre insegue uno a cui ha puntato il libretto degli assegni...
"Ti ci posso fare un disegninooooooo!!!!!?"

E Leo e Roby restano come due imbecilli a guardarsi perchè tutti e due sono convinti che l'altro faccia più o meno lo stesso lavoro ,ma nessuno dei due sa esattamente QUALE e nessuno osa dire niente senza sapere di preciso quante copie ha venduto l'altro...

E mentre al bar si da il meglio delle pubbliche relazioni tra Selvatici (soprattutto nel balletto del "ti posso offrire un caffè" in cui vince chi ne scrocca di più senza offrirne neanche uno...) è al BAGNO che vengono trattati gli affari più scottanti.

"Abbiamo in cantiere un nuovo progetto..." dice uno mentre si riempie le tasche di bustine di zucchero che ha fregato al bar.
"Davvero?" replica l'altro facendo la scarpetta sul fondo del cappuccino.
"Sì. Roba grossa." e lo tira in disparte verso gli orinatoi a muro per non farsi sentire...
"452 pagine a colori serigrafate con copertina olografica con filino di bava".
"Accidenti e pagano bene!"

"Shhhhhh! ZITTO!" sibila attirandolo dentro l'orinatoio.... " La storia è della Rabarbara e pare che ci daranno TOZZI DI PANE a testa per tutto il lavoro".
"Pane secco?"
"Guarda non posso sbilanciarmi ,ma pare che prima di darcelo ce lo intingeranno nell'acqua."
"PANE UMIDO???!!!"
"SHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH! Davvero è confidenziale. Non lo dire a nessuno."



E al termine della lunga e faticosa giornata di lavoro i Mecenate raggiungono i ripettivi talenti e a seconda del proprio livello di agiatezza li collocano per la notte in posti coperti e riparati.
Pane UMIDO e una tenda canadese in bagno per alcuni (i meno fortunati con una tiratura di vendita inferiore alle 12 copie) e (udite , udite):

ALBERGO VERO CON MURI DI CEMENTO per i Selvatici di lievello superiore.

"Salve! Sono il Disegnatore di Roddy Vulva e ci dovrebbe essere una stanza con i muri veri risevata per me".

Anche nel pernottamento la differenza si fa notare e se alcuni selvatici dormono ammuchiati l'uno sull'altro per tenersi caldi, altri usufruiscono di camere singole con TV color ULTRAPIATTA, frigorifero ricolmo, doccia con acqua VERA UMIDA e chiave magnetica di acesso...
Le reazioni a tale munificenza spaziano...
Si va dal Selvatico che tenta di infilarsi lo schermo ultrapiatto nelle mutande , a quello che si fa vere docce (di ACQUA UMIDA) per tutta la notte, a quello che semplicemente si chiude fuori pechè NON sa usare la carta magnetica e dorme sullo zerbino fino all'alba.

E naturalmente quello che si asserraglia dentro e che al mattino non vuole più uscire.

E al risveglio (ripuliti ed ingrassati di diversi chili) , i Disegnatori Selvatici vengono rimessi sui rispettivi mezzi di trasporto, gli viene dato il cosiddetto GETTONE DI PRESENZA e gli viene chiesto con aria seria:
"Adesso non andrai a spenderli subito in fumetti vero?"
"Non butterai questi soldi in quella roba sporca e inutile dicendoti che lo fai per DOCUMENTAZIONE, VERO?!"

E loro mentendo annuiranno e sorrideranno facendo finta di salire sul treno, per poi sgattaiolare di nuovo nella prima fiera a spararsi un cartonato in vena....



Dedicato a tutti i miei compagni di viaggio , di fiera e al Mecenate che ci ha sfamato NON con PANE UMIDO , ma con ogni ben di Dio ,in un favoloso albergo con MURA VERE.
E se se lo sta chiedendo : "sì...ho io lo schermo ultrapiatto della stanza 202...".