29.8.08

IL TUNNEL

Nella vita di ogni collezionista ossessivo-compulsivo arriva prima o poi il momento della redenzione…quel momento cioè in cui i suoi neuroni superstiti gridano “BASTA!”.
I motivi che inducono tale evento possono essere i più disparati:

l’esaurimento dello spazio disponibile per l’archiviazione del materiale, l’esaurimento delle finanze disponibili ad alimentare l’insano dilapidare o l’esaurimento nervoso della vostra compagna di letto che (in perfetta sintonia con i vostri pochi neuroni) grida “BASTA!”.

Quale che sia la ragione scaturente il fatto epico e significativo è che a un certo punto una parte sana (e fino ad ora dispersa) del vostro Amico Cervello improvvisamente vi chiederà:
“Che cosa stai facendo? Ti rendi conto di quanti soldi stai buttando via ogni settimana in edicola? E nemmeno li leggi più! Cresci una buona volta!”.

Questo grido giungerà nella vostra coscienza inaspettatamente….vi coglierà di sorpresa proprio mentre state scartando l’ennesimo ovetto kinder nella trepidante speranza di trovare il pupazzetto che vi manca.
Vi sorprenderà mentre state posizionando la vostra gigantesca action figure costata quanto un ospedale in Burkina Fasu e vi sarà sentire … piccoli, inadeguati e sciocchi.

Il collezionista non smette gradualmente di farsi di collezioni…non ci sono cure o terapie tipo un cerotto da applicare o una progressiva disintossicazione…
Il collezionista INTERROMPE bruscamente la sua scellerata passione.
Si ferma. Si arresta. Si blocca sul numero 460 dell’Uomo Ragno e ogni giorno che passa perde qualcosa.
Perde il redazionale di STRALE DI DIO che parla delle ultime novità in casa editrice.
Perde le news sui disegnatori cool del momento, perde la cover variant con filino di bava dell’autore di punta incorporata in vetrino e soprattutto….
Perde la CONTINUITY!

La continuity…la più geniale invenzione delle case editrici dopo i personaggi con super problemi che si fanno seghe mentali su un tetto appiccati ad un camino….(oltre alla droga sintetica che viene sparsa tra le pagine dal 1969…ma questa è un’altra storia…).
La continuity…che permette in ogni singolo istante di sapere chi ha rapito la Zia May, chi conosce l’identità segreta dell’Uomo Ragno e chi è un Cylone a bordo del Galactica.
E quello che ogni utente ossessivo-compulsivo sa è che se perdi un episodio…perdi TUTTO!
Per questa ragione il collezionista pentito si ferma di colpo, salta un numero, ne salta due…rallenta nell’acquisto settimanale e all’improvviso si ritrova in piedi (generalmente nudo e con un rivoletto di saliva che gli cola dalla bocca) ad osservare le pareti rivestite di fumetti (da notare l’incredibile assonanza visiva con una cella imbottita).
E all’improvviso si chiede “perché?”.

Ed ecco che due giorni dopo siete lì (stavolta vestiti…quanto meno con un kilt…) che avvolgete ed imballate amorevolmente uno per uno i vostri preziosi numeri…
Il numero zero di Nathan Never (quello che vale , non l’altro che hanno tutti e che non vale un cazzo)…il numero speciale di Dylan Dog in cui non si scopa nessuna, il numero speciale dei Fantastici Quattro in cui la Cosa perde i poteri, il numero speciale in cui li riacquista e quello in cui li perde di nuovo. La versione serigrafata ed autografata con copertina cartonata e rilegata con crine di cavallo di Druuna (in cui lei viene scopata da un robot assassino dotato di fallo rotante) ecc. ecc.

Li avvolgete con deferenza assoluta lo fate con amore, con dedizione e gli occhi lucidi perché una parte di voi li ha amati e li ama più delle tette della vostra donna…(bè…quasi…dipende dalla donna…),ma la verità…l’assoluta sconvolgente verità è che il momento è passato…

“E’ tempo di crescere.” Dice quella autorevole e quasi sconosciuta parte sana del vostro Amico Cervello.

“Per cominciare oggi butti via quel brutto zainetto e ti compri una giacca come si deve”
Vi comunica Amico Cervello Sano.
“Basta con quei foglietti pieni di numeri!” borbotta strappandovi di mano la MANCO LISTA.
“E basta anche con quegli stupidi pupazzetti che hai ammucchiato dentro a quella vetrinetta!”
grida avventandosi sulle vostre action figure…
E voi annuite…passivi, catatonici…impotenti fate di sì con la testa perché…

“E’ tempo di crescere”.

Per la prima volta vi ritrovate ad avere in tasca un pugno di euro che potete utilizzare in modo diverso dal solito.
Per la prima volta potete mangiare cibo VERO e (occasionalmente) offrire una cena alla vostra donna.
Per la prima volta non provate l’irrefrenabile desiderio di acquistare ogni puttanata che reca in copertina il numero 1.

E così la vostra casa respira per la prima volta aria fresca e non l’odore di carta vecchia.
Per la prima volta avete spazio sulle mensole per mettere le foto di parenti e dei simpatici e buffi peluche che la vostra ragazza vi rifila ogni mesiversario.
Per la prima volta non vi fate di buste per imbustare i fumetti e per la prima volta usate il Domopak per quello che è stato realmente creato: imbustare il cibo.

E per la prima volta …siete quasi come tutti gli altri.



O almeno lo siete PER UN PO’…

I primi sintomi arrivano inaspettatamente.
Le passate accanto come tutti i giorni, a malapena la percepite con la coda dell’occhio e all’improvviso la vedete… L’EDICOLA…

Sussurra il vostro nome, vi chiama come un’invitante sirena…
Voi la ignorate scuotendo la testa e correte a casa vostra.

Qualche giorno dopo vi svegliate nel cuore della notte , un ghigno sorridente sul volto e la vostra compagna che vi chiede “tesoro hai sognato che facevamo sesso?”.
“Certo” rispondete voi mentendo e pensate al vostro sogno: voi, in mezzo ad una pila di arretrati, tutti in ordine cronologico e in perfette condizioni.

Il giorno successivo siete dentro all’edicola, confusi e esitanti venite avvolti dall’odore di carta , dal profumo dell’inchiostro fresco e dal desiderio di sfiorare, toccare ed aprire quelle copertine patinate.

“Che cosa le do?” chiede l’edicolante.

“FOCUS!” esclamate voi sudando.
“Leggo solo cose da GRANDI IO!”

Dopo un mese avete una mensola strapiena di riviste scientifiche, Famiglia Cristiana e quotidiani vari…
E in piedi (a torso nudo) oscillate davanti alla libreria e canticchiate sigle di cartoni animati…gli occhi pallati, una scatola da 12 di Pangoccioli del Mulino Bianco in mano e qualcosa che vi turba…
Perché le dimensioni NON TORNANO…le copie dei quotidiano non stanno SU BENE e quando le aprite e sfogliate non trovate nulla che somigli a ciò che cercate.

“Prova La Repubblica!” suggerisce Amico Cervello Sano.

I giorni successivi vi aggirate nervosi per casa, gli occhi iniettati di sangue e una scatola da 32 di Pangoccioli in mano.

“Tesoro stasera andiamo al cinema?” chiede la vostra donna con un tempismo perfetto.

“Fanno quel nuovo film tratto da uno dei tuoi Giornaletti…come si chiama ?”
“Gli ineffabili 4?”
“Gli imprescindibili?”
“Gli enfatizzabili…?”
“Tesoro forse erano Gli ANESTETICI 4?”


“FANTASTICI, cazzo!”
“FANTASTICI 4 e Silver Surfer! Un film tratto dal più classico episodio dell’omonima saga creata dal grande maestro Stan Lee e dall’incommensurabile Jack Kirby!

E per un attimo immaginate di avvolgere una copia di Focus e infilargliela in bocca stile Ash di Alien.

Le allucinazioni arrivano dopo due mesi.
All’inizio solo uditive…vi pare di sentire i personaggi della vostra soap opera che discutono in cucina su chi abbia ucciso Capitan America…
Poi le visive…in principio solo piccole cose…(vi pare di vedere L’Uomo Ragno che pende dall’angolo della stanza in cui dormite e il vostro capo somiglia stranamente al Dottor Destino…)…la faccenda diventa preoccupante quando vi svegliate e vedete Pippo seduto sul vostro letto che vi dice “Yuk, Yuk!”

E’ a questo punto (quando siete nella fase più critica della disintossicazione) che l’amico premuroso vi dice “io vado al NEGOZIO…perché non vieni anche tu? Ti distrai!”

IL NEGOZIO è lo shangri-la del tossicollezionista.
Rivenditore autorizzato di fumetti, dvd, pupazzetti e di qualsiasi altra cosa di cui vi facciate.

Ogni proprietario di NEGOZIO che si rispetti riconosce subito un drogato in crisi di astinenza.
Lo vede dalla mani sudate, dai tic nervosi o semplicemente dall’odore da malato.

I più scaltri non cercano di invitare il tossico a farsi di nuovo…al contrario lo ignorano concentrandosi sugli altri drogati presenti del negozio, ma è proprio questa indifferenza che fa aumentare in voi il desiderio di farvi di nuovo.

Il cofanetto di dvd in legno di ciliegio di Spazio 1999….
La raccolta completa di AKIRA in edizione brossurata…
E la maledetta copia autografata di Pippo contro tutti…”yuk, yuk”

E poi un giorno succede…
La vostra mano scivola nella tasca e trova un foglio…su di esso una serie di numeri scritta con la vostra calligrafia.
“Ma non sono stato io!” grida una parte del vostro cervello.
“Tranquillo..” vi dice Pippo la vostro fianco aggiustandosi il cappellino…
“ Va tutto bene. Yuk, yuk!”

La manco lista (compilata da voi in stato di trance ) scivola sul tavolo del proprietario del negoziante…lui non dice nulla…non vi proferisce parola ,ma si limita a protendere una mano verso di voi…. E prima che ve ne accorgiate voi gli state dando il vostro bancomat…

"Grazie… " vi dice abbozzando appena un’ombra di sorriso.

Ed un istante dopo siete immersi nei fumetti…
Ce li avete sul tavolo, in mano, sparsi sul corpo (qualcuno se li infila nelle mutande e gode)…
Mentre cercate disperatamente il numero 463 dell’uomo Ragno che avete perso , mentre ordinate tutte le uscite arretrate di Star Trek in dvd con custodia di pelle di Shatner.

Mentre vi rotolate per terra grufolando in mezzo ai Bonelli finalmente vi sentite di nuovo voi stessi.

E quando state per uscire dal negozio con una carriola (spinta dal vostro amico traditore che è stato pagato dal negoziante per riportarvi lì…) ecco che il proprietario vi chiama per nome un’ultima volta.
Voi vi girate con una copia rara di Little Nemo in bocca e lui (oscillando simile ad un cobra vi canta… ”bentornatooooooo...”

Dedicato a tutti coloro che dal tunnel non riescono ad uscire e che ormai lo stanno ARREDANDO.

IL B-MOVIE

Tra i tanti generi di film esistenti ve ne è uno in particolare che merita menzione ed attenzione, quello horror/fantascientifico pieno di fighetti e fighette varie.

Si parte con un antefatto di cui non ci frega niente.

Una maledizione.
Un meteorite.
Un neurone impazzito nella mente di uno sceneggiatore di Hollywood…

La ragione per cui i protagonisti andranno a cacciarsi in qualche buco buio e appiccicoso è quasi sempre vaga, poco convincente e scarsamente importante.

Non importa il PERCHE’...quello che conta è che il posto dove i nostri eroi si ritrovano è sempre maledettamente sinistro e fottutamente BUIO.

La squadra (perché c’è sempre UNA SQUADRA) è sempre il TOP del TOP.
Che siano sub,speleologi, archeologi, militari o idraulici …sono sempre IL MEGLIO DEL MEGLIO.

IL gruppo è equamente composto da bei ragazzoni e belle puledrine appena sfornate (età media 20/25 anni. Nessuna smagliatura e zero cellulite).
Tutti sono atletici, muscolosi e ognuno di loro si comporta in modo incredibilmente RISOLUTO.

C’è il capo bello e responsabile, quello tenebroso, ma determinato, quello vigliacco (c’è sempre un VIGLIACCO) che nasconde qualcosa e lo scienziato di turno dall’aria colta e competente.
Più due o tre ragazze che si dividono in more, bionde e con le tette rifatte o naturali.

Il tutto è condito e caratterizzato con una serie di “contentini etnici”, ossia personaggi di varie origini che si riconducono però a due categorie madre: gli afro-americani e gli orientali.
Tutti e due molto scaltri, molto affidabili ed entrambi con scritto in fronte. “MUOIO PRESTO”.

LA SQUADRA è SEMPRE specializzatissima!

Che si tratti di un’esplorazione subacquea, di una spedizione speleologica o di una vacanza fuori porta per fare un pic-nic, tutti parlano un gergo altamente hi-tech (che solo loro capiscono) e sfoggiano una tecnologia della madonna che però non gli servirà mai a un cazzo.

Tra i già citati membri della squadra va sottolineata la figura di “Colui che sa”, lo scienziato, o più in generale: L’ESPERTO.
L’unico che ha una vaga (vaghissima) idea di dove cavolo si stiano dirigendo e del perché ci vadano.
Il tipo di solito è quello meno atletico, ha un filino di pancetta e non si depila come gli altri.
(Cosa che ad Hollywood significa: AVERE UNA LAUREA).

La squadra ha navigatori satellitari, display ,palmari e computer vari infilati anche nelle mutande, nonché un numero più o meno vario di armi che vanno (a seconda della trama) da grossi coltelli fino a fucili mitragliatori d’assalto…
Tutte cose che comunque non gli serviranno a niente contro la cosa innominabile che stanno per incontrare.

Approssimandosi alla zona di ricerca i nostri eroi cominceranno a trovare sibillini segnali di pericolo:
antichi disegni sulle pareti di grotte raffiguranti scene di stragi…
Sculture ed incisioni più o meno dettagliate di figure umane agonizzanti e rappresentazioni più o meno realistiche di innominabili CREATURE con grandi, GRANDI DENTI.
Talvolta perfino un cartello con scritto in perfetto inglese: “PERICOLO! SE ANDATE AVANTI CI RIMETTETE LA PELLE!”.

“Che cosa significherà?” chiede Jack, il capo della spedizione, con aria perplessa.
“Non so…” risponde l’esperto con aria rapita “l’unica cosa è andare avanti, infilarsi in quel cunicolo buio e umido da cui giunge quel fetido odore di morte e scoprirlo.”

“Ottimo! Buona idea!” risponde Jack entusiasta e fa uno di quei segni VERAMENTE FIGHI da Task Force….quelli fatti con le mani , che vogliono dire:
“Due di voi: avanti. Uno dietro a sinistra, un altro in posizione di copertura e tu, Katy, fammi vedere le tette.”.

Il tutto espresso senza dire una parola.

E così la squadra s’infila nel cunicolo…gli uomini intenti a fare battute da machi e le donne che si s’inventano pretesti per mostrare cosce e seni allo spettatore.


“Jack mi ricevi?” chiede l’addetto alle comunicazioni

“Forte è chiaro!” risponde Jack (mentre dietro di lui Jenny si fa la brasiliana con una gilette…).

E questa è l'unica cosa che l’addetto alle comunicazioni dice o farà…
Perché da lì in poi la radio sarà DISTURBATA.
Il segnale DISTORTO.

“Qualcosa riflette le comunicazioni e …OMMIODDIO è ENORME…ARGGHHH!

(Ultima frase pronuncata poco dopo dall’addetto alle comunicazioni).

Perso il contatto con il mondo esterno la squadra incontra altri segni non molto rassicuranti:

ossa umane sparpagliate ovunque, pile di teschi ordinatamente accatastati e lo scheletro di uno che si è fatto saltare le cervella da solo.

“Non siamo i primi a passare di qui”. Commenta brillantemente l’ESPERTO.

Chiaramente NESSUNO di loro (MAI) dice “Okay. Facciamo dietro front e torniamo a casa”.

No. Non gli passa manco per la testa.

“Tim , Ray! Voi andate avanti in quel tunnel pieno di resti umani pullulanti di scarafaggi!” esclamerà invece il capo carismatico del gruppo (mentre sullo sfondo Katy e Jenny si spalmano a vicenda crema sui seni …).

E mentre vediamo per l’ultima volta Tim e Ray allontanarsi trotterellando felici, il resto del gruppo avanza, stando bene attento ad infilarsi sempre di più in quel cazzo di trappola oscura.

“Forse è meglio se ci dividiamo” suggerisce a questo punto Jack e tutti annuiscono …inclusa quella cosa innominabile che li segue nell’ombra che non crede alla sue squamose orecchie.

Ed eccoli che si sparpagliano e si infilano in ogni passaggio stretto e mucillaginoso chiamandosi ogni tanto per nome.

“Sei tu Josh?” chiede Frank mentre sguazza nei liquami.


Ma ovviamente non è Josh, ma bensì un qualcosa di raccapricciante di cui vediamo(sempre) soltanto i DENTI.

“OMMIODDIO è ENORME…ARGGHHH!” ultime parole di Frank.

Quando l’urlo arriva agli altri le tipette smettono immediatamente di scambiarsi i perizoma, Jack si immobilizza brandendo il suo coltello d’assalto e ascolta trattenendo il fiato.

“AIUTOOOO MI MANGIA VIV…….”…

“Credo che sia un puma…” commenta l’affidabile esperto.

“MORIREMO TUTTI” grida strappandosi i capelli il vigliacco che repentinamente perde la calma e si mette a piangere.

“ Andrà tutto bene!” esclama il capo carismatico mentre lo mena di santa ragione per riportarlo in se.

“Ma con che cosa abbiamo a che fare?” si chiede finalmente qualcuno e tutti guardano lo scienziato, l’esperto, insomma COLUI CHE SA…

“Qualunque cosa sia è ostile” dice lui mentre si gira in mano un teschio umano.

Sticazzi! Pensano gli altri.
Quest’uomo è davvero ESPERTO!

Chiaramente neppure il ritrovamento dei loro compagni fatti a pezzi dissuade i nostri eroi dal continuare e così vanno avanti.

Katy confida a Jack che è ancora vergine e Jack le dice “L’ho sempre saputo dal modo in cui mi guardavi”.
Il tutto mentre il VIGLIACCO si mangia di nascosto tutte le merendine al cacao e perfino il lato di cioccolata di una pacchetto di Ringo (il lato bianco lo lascia….PERFIDO…).

Vagano per un'altra mezz’oretta (durante la quale un numero imprecisato di loro svanisce, muore o da di matto) dopodiché si trovano finalmente di fronte a qualcosa che di solito è un nido, un’alcova o cose del genere.

“Che ne dite se prendiamo un po’ di queste uova appiccicose e le rompiamo a casaccio?” chiede l’esperto…e gli altri annuiscono….

(Certo. Come farebbero senza di lui…?)

Ed ecco che appare Lei (l’innominabile e comprensibilmente incazzata creatura ) che si avventa su di loro menando zampate e morsi a destra e a manca.

Fuggi, fuggi generale.
Armi che neanche la scalfiscono.
Tecnologia all’avanguardia che si rompe. (funi che non tengono, bombole che finiscono ossigeno, tute che si lacerano ecc. ecc.)….fino a che uno di loro (di solito l’affidabile CAPO) viene ferito prima che la creatura svanisca di nuovo.

“Tutto okay?”
chiedono preoccupatissime le tipette toccandosi il clitoride per l’emozione.

“E’ solo un graffio”
risponde lui indicando uno squarcio di 30 centimetri da cui cola un liquido verde.

A questo punto i nervi cedono: qualcuno si accorge che il vigliacco si è mangiato le merendine e scoppia il CAOS.

“Ne avevo bisogno!!!!” grida IL VIGLIACCO in lacrime.
“SONO IPOGLICEMICOOOO!!!!”

E da lì in poi diventa catatonico e non lo sentiremo più parlare fino a quando non farà la fine più orribile che si possa immaginare.

SVENTRATO.
APPESO A TESTA IN GIU’
FECONDATO E DIVORATO VIVO…il minimo che possa capitare ad un ipoglicemico vigliacco.

E quando jack comincia a sbavare e ringhiare qualcuno si chiede “ma starà davvero bene? Non è quello squarcio che ha sulla schiena gli sta facendo male…?”.

“Tutto bene, Jack?” gli chiedono le tipette.

“SSSSSSSSSIIIII’ SCHLLGHHHHH!” risponde Jack sibilando ed agitando la sua coda.




Proseguono seguendo le indicazioni dell’esperto che di tanto in tanto se ne esce con cose tipo:
“l’aria fredda è più leggera , il vento soffia da ovest, il muschio cresce a nord…andiamo a destra…”

Tutte cazzate ovviamente (lui in realtà è un odontotecnico) ,ma tutti gli danno retta.

Vanno a destra, le tipette finalmente con gli abito a brandelli, l’orientale unico superstite che si tocca ripetutamente le parti basse in segno di scaramanzia e poi la creatura che se lo agguanta al volo….

All’etnico tocca sempre una morte a rate.
Prima lo mutilano.,
Poi lo spalmano…
Poi se lo risucchiano.

“OMMIODDIO è ENORME…ARGGHHH!”


“Ma andrà davvero tutto bene?”
si chiede la tipetta ormai vestita solo con la saliva del pubblico mentre osserva il cadavere del povero Chao-Ling.

Ma soprattutto Jack…ha sempre avuto le BRANCHIE?

Ed è quando questa domanda diviene imperativa che l’esperto avanza un’ardita teoria:

“Credo che Jack abbia la mononucleosi….”

“Mi scusi Dottore…” commenta una delle tipette…
“Non è che magari Jack è stato infettato da una qualche forma di vita parassitaria che ora, agendo a livello genetico, sta rapidamente modificando il suo DNA trasformandolo in una creatura mostruosa?”.

“Ah…sì, sì.! Questa è anche meglio!” risponde entusiasta l’esperto.

E a quel punto JACK da di matto.

Gli escono le ali, dimena le branchie , animella le sue SQUALE smandrappa le sue RAMAGNE….

(Tutte cose che fanno i mostri incazzati).

E finalmente (DIO TI RINGRAZIO) stacca la testa all’esperto facendola volare via.

(Non una gran perdita)…

Rimane solo lui con le due tipette….

Carino sarebbe fare una cosa a tre,ma Hollywwod non lo consentirebbe e così perdiamo repentinamente Jenny…impalata dalla coda di Jack (morte vagamente fallica) dopodiché resta solo Katy, bloccata in un angolo con in mano una bombola di ossigeno con scritto sopra “ALTAMENTE INFIAMMABILE – USARE SOLO CONTRO MOSTRI SQUAMOSI”.

Jack la guarda perplesso…

“VERGHINESSSSSSSS….?” Sibila ricordandosi di lei.

Lei lo guarda con aria compassionevole…poi gli spara la bombola dell’ossigeno dove non batte il sole e lo fa saltare in aria.

Jack si dimena, la getta a terra colpendola e poi esplode.

Epilogo.

Tutti hanno tirato il calzino eccetto Katy che si aggira lacera, umida (TUMIDA) e TURGIDA fuori dalla grotta.

Il pubblico tira un sospiro di sollievo.

Grazie a Dio è finito tutto bene e sono morte solo 12 persone….ma….

Nell’ultima scena Katy si volta verso il pubblico, apre la bocca e ci mostra una lunga, lunghissima LINGUA tentacolata….

SSSSSSSSHHHHHHHHHHH!

Sibila Katy e lo schermo diventa nero.

FINE.



(Come? Siete ancora lì? Non riuscite a trovare la forza di alzarvi dalla poltrona del cinema perché il vostro cervello è colato a terra? Non vi preoccupate…prendete il tempo che vi serve…tra un po’ comincia il secondo spettacolo…).

Dedicato ai miei amici Pier e Dibe…compagni di visioni di film inenarrabili…

17.8.08

IL SUPERMERCATO

Si ergono simili a monumenti del cattivo gusto, pullulanti di gente che entra , esce o semplicemente sbatte contro le vetrate simili a zombie, si stagliano contro il torrido caldo estivo offrendo riparo dalla canicola abbacinante e dentro…

dentro c’è il paradiso alimentare che ogni bulimico o casalinga tossica abbia mai desiderato…sono I SUPERMERCATI.

Stracolmi di prodotti di ogni genere e per ogni tasca…prodotti di marca, di lusso, biologici, ecologici, macrobiotici e analgesici.

Prodotti patinati per famiglie benestanti, per quelli che fanno colazione in un mulino bianco sempre sorridenti e biscotti senza gusto per quelli che invece si alzano incazzati neri in un monolocale senza luce.

Ci sono confezioni a basso contenuto di tutto che ti rendono più bello e vitale e merendine senza marca che ti uccideranno lentamente facendoti affondare nel diabete.

Ci sono tipo di pane senza glutine che evaporano solo ad aprirle e pagnotte talmente piene di conservanti che vivranno più di voi.

Ci sono salse, salsine, confetture e piatti già pronti per ogni tipo di single, o disadattato cronico.

Ci sono varianti infinite di cibi etnici con cui fare i fighi con la tipa di turno da rimorchiare, 85 tipi diversi di pasta , (tutti uguali…) con varianti di percentuale di grano che sfidano la capacità di ragionamento di un matematico e ci sono migliaia di oggetti , tegamini, cosmetici , detersivi, spugnette e utensili per riempire il VUOTO infinito che avete dentro.

Ci sono carrelli con 12 tipi diversi di tipi di monetine da infilare (ma solo le vecchi 500 lire vanno bene per TUTTI) e un nugolo di casalinghe dopate che li spingono arrancando tra gli scaffali.

E ogni oggetto…ogni cartellino…è stato studiato e posizionato da una congrega di scienziati-pubblicitari-nazisti che studia il vostro cervello e che vi dice “cosa vedere prima” e “cosa dovete assolutamente AVERE”.

Ecco perché nessuno vede mai i fagioli a 25 centesimi, ma solo quelli di marca a 1 e 50…

(Eccetto gli studenti e i disegnatori…loro li trovano lo stesso…li sentono all’ODORE!).

E la gente… che barcolla, vaga o si scapicolla per arraffarsi l’ultima scatola di cereali al Muesli (e Dio solo sa come CAZZO si scrive!)…
A volte catatonici, a volte rapiti…osservano estasiati un cartellino dei prezzi come se vedessero la Madonna…
A volte giovani e scattanti, a volte anziani e ormai andati…
Coppiette con lui tatutato e lei scazzata, bambini teneri e simpatici che ti sfasciano e palle giocando a palla e nonne e nonni col catetere in mano.



Ci sono quelli che semplicemente fanno la spesa e quelli per cui ogni scelta è un parto gemellare e che soppesano amleticamente un barattolo di pelati da 250 grammi ed uno da 500…

“Quale dei due conviene di più…?”
“Quale dei due mi cambierà la vita o mi aprirà la mente?


E poi tutti che convergono, fluiscono verso le casse… prima lentamente, poi sprintando per fottere un posto a qualcuno e chissenefrega se è una donna incinta o un anziano col bastone….

La spesa.
La fretta e i cazzi di ognuno…questo prima di tutto.

Di corsa! Tutto frenetico per poi PIANTARSI in una delle più geniali invenzioni umane:

LA FILA.

La fila che puntualmente non scorre un cazzo …
La fila … che si smuove solo quando voi ne scegliete un’altra…(semplicemente per rallentare appena la cambiate)…

La fila …in cui incontrate tutta una serie di simpatici personaggi.


LA DECEREBRATA.
Che non pesa mai la frutta…
“Ma perchè la dovevo pesare?” …e a cui cacceresti volentieri la sua lattuga dove non batte il sole.

LA MAMMA PERFETTA

Che all’ultimo istante si è ricordata di non aver preso i cotton fiocc e ti molla il carrello, la borsa e il figlio nel passeggino dicendo “torno subito!”


IL PALEONTOLOGO
Che dispone ogni cosa nelle buste come se fossero resti di ossa del paleozoico…

LA SIGNORA “BENE”
Che fa la spesa coi soldi contati (non perché gli mancano,ma solo perché se ne sbatte di chi lavora) e che alla fine molla sul piano scorrevole metà cose…
“Questi li lascio…” squittisce con le sue labbra a canotto.

A alla fine di tutte ciò … l’altare del consumismo…accudito dalle
Sacre Vestali del Culto del Fustino…


LE CASSIERE

Che ti guardano e scrutano senza mai vederti e che con fare meccanico ti chiedono:

“Hai la tessera?”.


“Fai parte della nostra confraternità?”
“Hai ricevuto il sacro dono dei punti che tutto nobilitano donandoti vita lunga e prospera?

(Nonché una batteria da cucina antiaderente…).

E ci sono quelle giovani e scazzate (con grossi grumi di Eyliner agli angoli degli occhi e rossetto amaranto da dark depresse)…

Ci sono le glorie appassite, inacidite da 150 anni lavoro alienante (che ti guardano con occhi stretti e rabbiosi , parlando con voce arrochita dal fumo).

E poi ci sono le comunicative….che ad ogni costo vogliono salutarti, parlarti , chiederti se vuoi una busta, se hai il biglietto del parcheggio e se sei socio, cattolico, ateo o presbiteriano….
Quelle che parlerebbero anche con un muro solo per non impazzire….

E infine le VIGLIACCHE …le più bastarde e viscide che vi dicono
“Dopo di lei ho chiuso!”
E te lo dicono con fare CATTIVO lasciandoti a fare il lavoro sporco di scacciare a pedate la povera pensionata sorda e zoppa che viene dopo di te.

Per non parlare del fattore SFIGA che vi colpirà proprio quando arriverà il vostro turno… facendo inceppare la cassa, finire il rotolo degli scontrini o facendo semplicemente SVANIRE la vostra cassiera …persa nei cazzi suoi.

E quando finalmente arriverà il vostri turno…vi ritroverete alle prese con le bastardissime BUSTINE di plastica che non si aprono…quelle in cui ci soffiate, le stropicciate e maledite (intanto che la cassiera stranamente accelera all’improvviso buttandovi tutta la roba che si accumula davanti a voi…).

Le bustine…le stesse che poco dopo vi mollano a metà percorso ,proprio quando siete quasi arrivati all’auto e SEMPRE quelle con dentro l’OLIO….

E così, alla fine, arrancate nel parcheggio mentre nuovi zombie arrivano…vi date il cambio sorridendo stolidamente alla civiltà moderna….

”Arrivederci…” vi dice la scritta mentre uscite dal parcheggio…

LUI, LEI E IL SESSO...

Comincia con il corteggiamento…un numero imprecisato di e mail, sms, bigliettini vari e inviti a cena.
Comincia con un incontro, con titubanti conversazioni e teneri balletti…comincia piano , piano e va avanti fino a che non arriva il GRANDE MOMENTO.

Teneramente imbarazzati eccovi la…nella stessa stanza …
Lei timidamente arrossata, Lui scandalosamente eccitato…
Candele aromatiche che scaldano l’ambiente (tipo cripta), musica d’atmosfera per creare il giusto stato spirituale (Rock duro per lui, Celtica per Lei…), l’invitante letto che chiama a se e gli ORMONI…Che FINALMENTE gridano TORA, TORA, TORA!

E la prima cosa di cui Lui si rende conto è che non ha LA MINIMA idea di come farla sgusciare fuori dal delizioso vestitino che indossa…

IL VESTITINO….un groviglio di lacci e laccetti che avrebbe fatto morire annegato anche il Grande Houdini…
Ne tiri un capo e se ne stringe l’altro e mentre voi vi AMMAZZATE per scioglierne un lembo Lei ondeggia romantica , ad occhi chiusi, mormora il vostro nome e col cazzo che vi da una mano, dice solo “mi piace quando mi spogli…”
“Piacerebbe anche a me” pensate voi “se non ci volesse una laurea in nodi della marina…”
E quando finalmente siete riusciti a tirarla fuori dal primo strato ecco che arriva l’impenetrabile reggiseno che si divide in:

FACILE
Con un gancetto semplice gestibile con una sola mano.

MEDIO DIFFICILE
Con chiusura ad incrocio, che implica l’utilizzo di entrambi gli arti più una mano chiesta ad un vicino di casa.

FORT KNOX.
Reggiseno a DOPPIA MANDATA con ANTIFURTO e BLOCCASTERZO che richiede fiamma ossidrica e tronchesone.

Ma alla fine di questo estenuante calvario lei resta soltanto con un delizioso perizoma…quell’adorabile FILO interdentale che ogni uomo vorrebbe che gli restasse tra i denti.

Ed ecco che Lui è pronto per farla SUA…o meglio lo sarà non appena Lei lo avrà spogliato…

“Lascia fare a me” dirà lei con voce sensuale mentre vi strizza i vostri gioielli di famiglia nel vano tentativo di aprire la cintura …

E dopo molti, (MOLTI) minuti sarete entrambi finalmente NUDI, VOGLIOSI e tutti protesi a cercare di nascondere i vostri difetti.

La cellulite di lei.
La pancetta di lui.
Le smagliature di lei.
Le maniglie dell’amore di lui e i portelli di ATTRACCO di lei…

E arriveranno i dubbi dell’ultimo momento che faranno chiedere a Lei:

Gliela dovrò dare?
Se gliela do penserà che sono facile?
Se non gliela do penserà che sono difficile.
Come mi giudicherà?
Che cosa penserà?
E soprattutto: mi sarò depilata bene?

E a Lui:

Ma avrò messo in registrazione la partita?
E la macchina…? Non è che stasera c’è la pulizia della strada e me la portano via?
E se mi mettono le GANASCE?


Ed in questa coinvolgente e rutilante situazione emergeranno anche le varie tipologie di uomo e donna…


LUI

L’INNAMORATO
Che tra un bacio e l’altro le dice “ti amo”, “ti rispetto” , “ti adoro”.
Destinato ad essere scaricato per la prima testa di cazzo in BMW che lei conosce.

IL MANIACO.
Appassionato di aritmetica , che le continua a chiedere se le piacerebbe farlo in tre, in quattro, in 12 o con tutto il condominio che guarda.

L’INESPERTO
Che ha bisogno di un navigatore satellitare per trovare dove infilarlo.

IL FETICISTA
Che non perde occasione per rubare il perizoma di lei che poi archivia in ordine di colore.

L’ALLERGICO AL LATTICE
La cui unica preoccupazione è di tenerlo all’aria…

L’INSICURO
Che ogni due secondi le chiede “Ma ti piace?”

E per finire

LO SCETTICO.
Che chiede con aria diffidente “ma davvero sei venuta?”


LEI

LA NEOFITA
Che maneggia lo strumento di lui come si potrebbe maneggiare un ordigno nucleare innescato.

LA NAVIGATA
Che maneggia lo strumento di lui come se gonfiasse la ruota di una vecchia bicicletta.

LA PORCA
Che ha fatto e visto cose che voi umani neppure immaginate e che per ogni cosa ha un aneddoto di un ex dotatissimo soprannominato “baguette”.

LA PORCA PUDICA
Che vorrebbe avere 12 orgasmi multipli a più riprese ,ma lo trova vagamente sconveniente e vi dice: “Sì….no. Sì…sì…Oh no. NO! Oh Sì…SI’! MA NO! NO!!

LA ROMANTICA
Che vi chiede se l’amate e che vi dice “dimmelo…”mentre voi pensate “DAMMELA”.

E infine…

LA COMPLICATA…
Quella che per farla venire serve un manuale di istruzioni.
Quella che durante le operazioni vi dirige e vi dice:
“di più… di MENO”
“Oh no…DI PIU!”
“oh NO…di MENO!”


La complicata…
quella che arriva fino al limite estremo del piacere e quando voi (spompati e sull’orlo dell’infarto) pensate: “Dio ti ringrazio è finita!” , vi dice:
“FERMATI. Non voglio che finisca SUBITO…”

La complicata…che a metà del rapporto vi stringe le gambe di colpo dicendovi “così sento di più”
E anche voi sentite…
UN MALE CANE!

La complicata… che quando state finalmente per venire si ferma e vi dice
“Oh,ma non trovo più il mio piercing…!”
E si mette a cercarlo convinta che voi abbiate nel vostro apparato riproduttivo anche la funzione Stand by.

La complicata….. che ogni 5 secondi si ferma perché ha “un capello nella bocca…”
“Ma è mio o tuo?” chiede mentre sfodera un ‘espressione alla CSI….


Ma alla fine, nonostante tutto, ogni sofferenza e sacrifico viene ripagato dall’estremo piacere, dell’attimo finale e dalle sue infinite varianti.



QUELLO DI LUI


RUMOROSO.
Urlo finale con inarcamento della schiena seguito da cedimento strutturale su di lei.


SILENZIOSO.
Moderata vibrazione della testa di lui seguita da cedimento strutturale su di lei.

INSESISTENTE.

Cedimento struttuale… su di lei.


QUELLO DI LEI.


DINAMICO.
Caratterizzato da una doppia o singola sforbiciata di gambe.
Colpo laterale di mano sul materasso e inarcamento della schiena.

STATICO.
‘Na morta!

APOCALITTICO.
“OH sì! SI’ !!! SI’ DIO INNIPOTENTE SI’!!! MI FAI IMPAZZIRE!!! ESPLODO, MUOIO ! AVVAMPO!

LAMENTOSO
Mugolante e accompagnato da un acuta emissione di ultrasuoni avvertibili solo dai canidi.

COMMOVENTE

Pianto liberatorio accompagnato da singhiozzi e disperazione per le foche monache in via d’estinzione.

MALINCONICO.
“Robert però lo faceva meglio”.

Ed alla fine del rapporto…
Ci si coccola, ci si stringe , ci si tiene incredibilmente , teneramente e SUDATICCIAMENTE STRETTI.

Mentre Lei immagina campi in fiore e animaletti colorati che corrono e lui pensa “Ma il pc avrà finito di deframmentarsi?”

Si dorme così…
Teneramente avvinghiati…
Con lei attaccata tipo bradipo ad una coscia e lui che cerca disperatamente di recuperare l’uso di almeno un braccio.

Il giorno dopo ci si lascia con un tenero bacio…
“Mi chiami?”, chiede lei con gli occhioni ricolmi di luci.
“Appena ho finito di deframmentare il pc …” replica lui mentre pensa alla partita a calcetto che lo aspetta.

E i due si allontanano…ognuno col suo ricordo di emozioni…
Ognuno con i suoi bei momenti catturati nel cuore…a volte eterni…a volte destinati a svanire…

“…come lacrime nella pioggia…”

PRIMA E DOPO

Prima di fare sesso esiste un tempo, più o meno lungo, durante il quale ogni cosa è magnifica e stupenda…

E' come stare sulla cima di una Collina e da lì intravedere un'intrigante e misteriosa Valle piena di accattivanti promesse….si può decidere di rimanere lassù, in alto …e godersi lo spettacolo senza viverlo realmente …oppure di scendere e vedere cosa cela la tenue nebbia che avvolge la Valle…


PRIMA

Quando entrano ed escono da un ambiente Lui le tiene sempre la porta aperta, la fa passare per prima , le sistema la sedia a tavola e non smette mai di guardarla.

Al ristorante,quando si avvicina il venditore di rose, il sorriso di Lui si illumina e lo rincorre per compragliene una dozzina.
Lascia la mancia al giovane ragazzetto di colore che gliele ha vendute e gli da un buffetto sulle gote.

Gli occhi di Lei sono pianeti screziati di luce, le sue forme, la sua pelle e il suo profumo una dolce droga di cui Lui non può più fare a meno…(e neppure le sue tette sono male).

Lei lo guarda…persa nei suoi occhi, segue il profilo del suo naso e lo ascolta come se fosse un poema vivente.

Non importa di cosa parlano.
Non importa cosa si dicono.
Lei lo osserva come se fosse la più bella invenzione del mondo dopo l’assorbente interno.
Lui, d’altro canto, annuisce ad ogni cosa che Lei dice ed anche quando non è d’accordo si sente stimolato ed interessato da quella conversazione.

Lei che parla delle sue AMICHE è POESIA.
Lei che parla delle sue vacanze, del suo lavoro o della sua borsetta nuova è vero STRUGGIMENTO.

Il suo lavoro, i suoi interessi, le sue amiche (di nuovo) e perfino il suo gatto/cane/criceto/Ara e la sua passione per una certa musica , filosofia o hobby di vario genere….
Ogni singola cosa (per quanto ALIENA) è bella, interessante e coinvolgente …
(Come le sue tette.)

C’è in Lui una strana sensazione che all’improvviso lo fa interessare ad abbigliamento vintage e tipi di creme, così come si sorprende che interi brani di canzoni, recitati da lei a memoria, lo commuovano così tanto…(a Lui…il cui massimo delle ricettività è qualche vecchia sigla di cartoni animati…) eppure è così .

E Lei,a sua volta, lo osserva con occhioni infiniti e gli passa le mani teneramente tra i capelli (il tutto mentre Lui pensa “Mio Dio speriamo che non mi sciupi quei pochi che mi rimangono !”



Ed ogni cosa è perfetta.

E’ perfetto il gioco di luce che è stato creato nella stanza, sono perfette le candele che sono state disposte e sparpagliate intorno a voi.
E perfetta la depilazione di Lei e il modo in cui Lui sei è fatto la barba (a SANGUE!) per non irritarle il mento quando la bacia.

Perfetta la scelta della musica, dei piccoli dolcetti e stuzzichini vari che sono stati selezionati tra mille combinazioni e varianti colorate.

Tutto…tutto è perfetto… (come le sue tette).

Ed in un certo senso sono proprio questi dettagli,(assieme al sedere, le labbra e così via) che tutto muovono e animano….

Sia per Lui che per Lei…sono gli ORMONI… impazziti, eccitati e arrapati come ricci nel periodo dell’accoppiamento che vi fanno dire cose come “Dio quanto sei bello/a vorrei perdermi in te”.

“E nelle tue mutande.” Aggiungono spietati gli ORMONI che, unici tra tutti, sanno esattamente cosa vogliono…


E poi arriva il grande momento, arriva l’attimo in cui ci si concede e fonde…
Arriva il sesso…arriva IL PIACERE

Una, due…duemilacinquecento volte ….e poi…
poi, col tempo... arriva il dopo….



DOPO

La prima cosa che lui sente quando si sveglia sono le gambe ispide di Lei nel letto...
Il primo pensiero “oh cazzo sono di nuovo sveglio”.

“Hai delle mutande che non ti si possono vedere..” commenta lei quando Lui si alza.

Lui non le apre più le porte per farla passare…è tanto se Lei non fa volare Lui attraverso le finestre.
Lui non sistema più la sedia di Lei...è tanto se non gliela sfascia in testa...
E Lei (appena può) gli finisce apposta il caffè…

“Non me ne hai lasciato nemmeno un goccio.”, commenta lui con odio mentre cerca la pagina dei fumetti sul giornale.
“COMPRATELO” replica Lei lapidaria sfogliando GIOIA e mostrando il medio.


Al ristorante Lei si chiede se quel CAFONE con cui dorme le farà di nuovo dividere la cena a metà…
Lui si mimetizza, immobile come un camaleonte quando passa in venditore di rose.

“Ma perché non se ne tornano al loro paese…?” commenta Lui mentre scarica suonerie dal cellulare.

Non si guardano più negli occhi.
Non parlano più.

Lui cammina 5 metri avanti a lei ascoltando la partita alla radio (un vecchio modello a transistor che lo fa sembrare un pensionato).
Lei mastica chewing gum e manda sms alle sue amiche in cui dice quanto lui è stronzo.

A casa…

Lei si strucca all’istante….come se si sciogliesse, si trasforma in una ciabatta masticata…
Lui pletorico e con la barba ispida…si butta sul divano a pulire un carburatore …

Nessun commento sulle tette di Lei (e comunque toccano terra...).

“Domani esco con le mie amiche” comunica Lei mentre fa pipì in bagno con la porta aperta.

“Sai quanto mi frega!” replica lui mentre beve birra davanti a SKY…

Lei gli passa davanti seminuda…Lui a malapena ne registra la presenza mentre osserva le veline in Tv…

Per un attimo gli sguardi si osservano…un guizzo di ORMONI?

Solo uno…
Si accasciano nel letto matrimoniale…in posizione rigorosamente missionaria.
Lei mastica ancora il Chewing-gum, Lui sbircia con la coda dell’occhio la partita degli Europei…

E quando hanno finito Lei (apocalitticamente spallata e delusa) ha un’idea brillante per come rilanciare il loro rapporto…

“Voglio un figlio. Ho smesso di prendere la pillola un mese fa…”


E Lui urla nella fredda notte …e il suo grido si mescola con quello di infiniti suoi simili….

L’Italia ha segnato…