28.2.13

INDICE DEI POST

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IL ROSICONE
"Moriremo TUTTI..."

IL RAFFREDDORE
"Leggetelo, vi fa bene... queste sono TUTTE cose naturali..."

DISCONNESSO
"La sconvolgente odissea di un uomo senza internet..."


L'OGGETTO PERDUTO
"Dove l'ho visto l'ultima volta?"

IL POSTICINO DOVE SI MANGIA BENE
"Ragazzi che ne dite di andare a mangiare un boccone?!!!"

LUI, LEI E IL SESSO
Ovvero quando arriva il GRANDE MOMENTO....

DOPO LA VACANZA
NERI!

IL "SENTI MA"
Vivono tra di noi...

IL TUNNEL
"Bentornatooo...!"

IL B-MOVIE
Sono giovani, belli ed addestratissimi e si stanno per infilare in un cunicolo buio e pericoloso...

IL SUPERMERCATO
Tutti in fila...nel Tempio Pagano del nostro secolo...

PRIMA E DOPO
Dalla Cima della Collina dove tutto è perfetto...e poi nella Valle dove tutto cambia...

VFP
"Ommioddio è enorme! E' immenso! E' SENZA FINE!...!

IL COMPLOTTO
Quando la Spectre e Gambadilegno cospirano ai danni degli Autori con la A maiuscola...

L'INAUGURAZIONE
Quando viene aperto un nuovo negozio di fumetti e....i predatori arrivano...

INNAMORATI
"...nell'universo esistono milioni di cose che si possono avere e milioni che non avremo mai...".

IL PERMALOSO
Ovvero la vocetta stridula e indignata che vive nel nostro cervello e che si sveglia ogni volta che veniamo criticati...

LA FESTA RIONALE
Ogni paesino o frazione di campagna ne ha una tutta sua, dove si mangia, si ascolta musica e si fa buona conversazione...o quasi.


IL CICLO
Quando Lei vi dice tutto...ma proprio TUTTO.

L'OSPITATA
Ovvero: l'innata capacità dei Disegnatori Selvatici di sopravvivere...

DOWNLOAD
Il sottile piacere di fregare il sistema...

ELOGIO ALL'UOMO
L'uomo...in tutto il suo splendore...

L' EMAIL
Quando il controllo della posta diventa un ossessione...

I PESCI BRANCO
IL favoloso mondo marino degli studi creativi...visto dal punto di vista di uno SQUALO.

IL FORUM
Ovvero: "Ciao raga!". Il mondo dei FUMETTOFILI in rete e la loro curiosa percezione della realtà...


L'AMICA

Analisi scientifica del rapporto con la femmina che vi capisce meglio di chiunque altro...finchè un giorno...

IL NATALE
La festa più importante dell'anno in compagnia dei parenti...

IL CENTRO COMMERCIALE
Odissea natalizia in un centro commerciale alla ricerca di in LETTORE DVX che legga tutto...ma proprio TUTTO.

LA FIERA DI LUCCA
La flora e la fauna della più bella mostra mercato di fumetti d'Italia.

GLI DEI DEL FUMETTO
Una panoramica a 360° sulla gerarchia che governa il mondo del fumetto:
gli autori,i discepoli, i lettori e i casi clinici.

INGHING
Agghiacciante viaggio nella psiche di un EDITORE FAI DA TE che decide da un giorno all'altro di pubblicare un fumetto.

IL COLLEZIONISTA
Uno sguardo dentro il tunnel del collezionismo che accomuna tutti gli appassionati del fumetto e non solo...

IL NEGOZIO DI FUMETTI
Vita ed abitudini della fauna del negozio di fumetti.

VITA DI COPPIA
Ovvero cosa accade quando la compagna di un appassionato di fumetti dice BASTA!

L'ESPERTO DI FUMETTI
Profilo tragicomico del sedicente esperto di fumetti che imperversa sugli editoriali e anche in TV. (Realmente esistente!).

LA CENA A FUMETTI
Cronaca di una tipica cena per fumettisti ed appassionati del settore.

IL SOTTOBOSCO
Un accurata descrizione della fauna che popola il sottobosco del fumetto.
Gli autori di serie B, quelli di serie C e i satelliti impazziti.

IL VECCHIO ED IL NUOVO
Due generazioni a confronto: il vecchio ed il nuovo editore di fumetti.

LA SCUOLA DI FUMETTO
Più interessante di una puntata di Quark, un inquietante sguardo alle tipologie che popolano le scuole di fumetto.

IL DISGUIDO
Problematiche di riscossione per il lavoro che avete fatto ,ma che non vi vogliono pagare.

E' PIU' FORTE HULK O LA COSA?
Il quesito che tutti i lettori di supereoi si pongono da anni e molto altro ancora...

IL COLORISTA
Il lavoro di un colorista di fumetti sotto stress.

LA LIBRERIA PERFETTA
Il collezionista di fumetti alle prese con i problemi di spazio: mensole e librerie.

SPAZIO 1999
Uno sguardo ad una delle più amate serie di fantascienza degli anni settanta...ed alle sue piccole assurdità...

IL BLOGGER
Un dettagliato profilo della forma di vita denominata Blogger...

IL FAN DI STAR TREK
Un identikit impietoso dell'appassionato di Star Trek nella sua fase terminale.

LA SCADENZA
Il creativo alle prese con le scadenze che non riesce MAI a rispettare.

DAL BARBIERE
Quando il vostro barbiere vuole per forza parlarvi di cose di cui a voi non frega NULLA!

LA SBRONZA
Cronaca di una serata a base di alcol per tentare di rimorchiare la bellissima di turno.

ANATOMIA DI UNA CENA
Tragico resoconto di una cena pianificata per farla CEDERE...

COLUI CHE E'
A colloquio con un pezzo grosso...un pomeriggio buttato via in sala d'attesa.

L'IDEA GENIALE
La fantastica ed originale IDEA che tutti noi abbiamo avuto almeno una volta...

GLI UOMINI A RIGHE
Vivono tra di noi. Amano le camicie a righe e i codici a barre...

IL FONZ
"IN memoria del mio Amico Marco Fonzoli"

9.8.12

IL ROSICONE

Esperto redattore, critico, impaginatore e generico tuttologo autocertificato, il Rosicone è presente a 360° nel mondo della rete e suddivide la sua attività in due grandi FASI: 1° fase - L'autopromozione. Il Rosicone si propone sistematicamente per tutto ciò che è creativo. Offre la sua collaborazione, invia il suo dettagliato curriculum in cui si spiega con dovizia di particolari tutto ciò che fa (o le ragione per cui NON le fa). Il suo lavoro (indipendentemente dalla qualità oggettiva) è Assoluto e non ammette repliche negative. Se non è apprezzato (o semplicemente richiesto) siete VOI che (scientificamente parlando) non capite un cazzo. 2° fase - Il Rosicamento. Una volta rimbalzati, scartati (o semplicemente NON accettati perchè NON richiesti) il Rosicone entra in modalità Cricetale-Compulsiva... e rosica. Si comincia con l'esternazione con la mamma e andando in cucina mentre lei lava i panno le si dice: "Mamma... io i redazionali di Johnny Pulpo li avrei fatti meglio!" "Sì, ma trovati un lavoro, Guidobaldo! Che c'hai 45 anni..." replica la mamma mentre gli lava le braghette di Superman. Si passa agli amici ( vecchie copie fotostatiche di se stesso) che annuiscono all'unisono mentre si lamentano degli angoli stondati/acciaccati/danneggiati dell'ultima copia di NARUTO che hanno comprato in edicola ... E si finisce per esternare la propria critica costruttiva sul proprio BLOG. (Perchè TUTTI...hanno un blog). "Quel che più temevo è accaduto"... dichiara sconvolto Guidobaldo sul suo blog... "I redazionali, le traduzioni, la qualità della carta e l'odore di stampa sono GROSSOLANAMENTE ERRATI". Dall'articolo si evince che il mondo così come lo conosciamo finirà a causa dei BORDINI dell'albo e che le note a piè di pagina causeranno epidemie e suicidi tra le donne gravide dei paesi cattolici. Il Rosicone continua sottolineando con attenzione che lui avrebbe saputo fare meglio e non si da pace nel suo consigliare e adoperarsi in tal senso (si ferma solo un attimo quando la mamma lo chiama per il pranzo) e poi continua culminando (rassegnato) con un laconico "io vi ho avvertito. Moriremo tutti per come sono fatte quelle cover". Alla fine di questa operazione il ROSICONE si disattiva, autocongelandosi fino alla settimana dopo, quando potrà di nuovo spedire il suo curriculum alla casa editrice/salumeria di turno e proporsi per essere rifiutato. "Quel che più temevo è accaduto"... dichiara sconvolto Guidobaldo sul suo blog un mese dopo ... "la qualità del rivestimento dei salumi Brambilla è GROSSOLANAMENTE ERRATA. Moriremo TUTTI".

15.10.10

IL RAFFREDDORE

Arriva di notte.
Arriva in silenzio come un Babbo Natale Demente e vi scivola dentro arredando i vostri condotti respiratori con poster di bacilli e librerie di virus...
Lo sguardo idiota e divertito, l'aria felice da "SOPREPRSONA!"


IL RISVEGLIO

Vi svegliate sbavando e rantolando, la bocca spalancata in cerca di ossigeno, il naso colante, ma tappato al tempo stesso e una voce aliena che dice "oh gazzo, no!"
E invece sì, è la vostra stessa voce, (improvvisamente con tono da baritono con problemi mentali) che vi comunica che LUI è GIUNTO.

"DOD E' BOSSIBILE! DOD ORA, DOD ADEZZO!"

Non oggi, che avete quell'appuntamento con la tabaccaia figa che vi ha fatto aspettare per 237 giorni prima di darvi il suo numero di cellulare ("sì te lo do, ma solo per lavoro, eh?")

Non oggi, che avete quell'importantissimo colloquio con quello studio di Milanesi con la puzza sotto il naso che vi dicono cose come "brainstorming e target e feedback di stocazzo".

Non oggi che finalmente avevate installato la patch che vi permetterà di giocare in rete per 12 ore filate fino a farvi scoppiare il cervello...

E invece sì.
Oggi .
Adesso.

La vostra gola è un inferno di punte di cristallo tritate e smosse da un criceto imbecille che corre su una ruota.
La vostra testa è la sede di un RAVE-party di roditori esaltati che SBATTONO contro le pareti.
E il vostro NASO è invaso da castori costruttori che hanno deciso di FARE UNA DIGA nel vostro setto nasale.

MURATI e INTASATI ogni oltre limite.

"ETCIU'!!!" starnutite senza freno, sparando elementi liquidi alla velocità di 350 chilometri orari direttamente sul vostro monitor da 500 euro.

"GAZZO NO! Devo angora vinire di bagarlo!" e l'evidenza dei danni collaterali vi smuove convincendovi che è ora di correre ai ripari.

Decongestionanti, vitamine, antistaminici e ogni altro prodotto che la moderna farmacologia possa fornirvi.

Si comincia con la cara, vecchia ed inutile Aspirina efferverscente.
Rassicurante e assolutamente inutile, la tracannate ricordando infinite malattie dell'infanzia.

"NON CI BERE LA COCA COLA ASSIEME O DIVENTI CIECO!" ci ricorda un'intera generazione di zie e parenti nella nostra testa.

E poi OKY, ZERINOL, BENACTIVE , TACHIPIRINA, TACHIDOL ed AULIN... il tutto in un delirio senza fine fatto di bugiardini che vi avvertono che:

" Ingerire per via orale le supposte può essere una pessima idea specie se siete alla guida della vostra auto".

"Infilarsi le capsule orodispersibili negli occhi può creare problemi specie se siete alla guida di mezzi
pesanti".

"Se dopo l'uso prolungato del nostro prodotto vi spuntano della BRANCHIE interrompete subito l'utilizzo
del farmaco e contattate il vostro esorcista".

Ma soprattutto: "NON USATE MAI IL NOSTRO PRODOTTO INSIEME ALLA COCA COLA, DOPO LA
MEZZANOTTE, PUO' PROVOCARE LA CECITA'!"

Ogni medicinale ha naturalmente la sua particolare funzione.

C'è la simpatica pompetta di RINAZINA...
L'equivalente dell'idraulico liquido che vi STURA ben bene il naso devastandovi una miliardo di vasi capillari a botta.

C'è il FLUIDIFICANTE...
che vi smuove e scioglie creature mostruose e viscide che si muovono per il vostro apparato respiratorio e che rispondono al nome di MUCOLITICO-OGOTH.

E poi ci sono le pastiglie per la gola, lo sciroppino e soprattutto I PROPOLI (o come dicono i meglio informati che vogliono fare i fighi "LA" propoli )...
Questi sconosciuti che nessuno ha mai capito a cosa CAZZO servano, ma che vi immaginate come simpatici animaletti benefici (simili ai Puffi,ma senza un Gargamella tra i coglioni) che puliscono e imbiancano la vostra gola attaccando rassicuranti poster di Cristina D'Avena...

E mentre portate avanti questa guerra interna (senza frontiere e senza esclusone di colpi) FUORI combattete una battaglia a suon di FAZZOLETTINI DI CARTA.
Morbidi, ecologici, di marca, anonimi, felpati, antistrappo e AROMATIZZATI ALL'EUCALIPTOLO (cosa che richiama ghiotti KOALA da ogni direzione) ...
Tutti inutili palliativi che vi conducono poi all'unico vero rimedio contenitivo da raffreddore:

IL ROTOLONE DI CARTA IGIENICA.
Amico di mille occasioni e compagno di MILLE AVVENTURE...
Morbido, infinito e con dieci piani di UMORI...

La srotolate, ci starnutite, ci rantolate e vi ci avvolgete in un folle atto di onanismo cartaceo...

E così alla fine eccovi lì... al vostro tavolo da lavoro, spiaggiati nel letto o in qualsiasi altro luogo abbiate deciso di rifugiarvi a MORIRE...

Gocciolanti e intontiti, circondati da pompette, flaconi, pasticche e chili di carta usata...
Eccovi lì che rantolate e tossite e sputacchiate mostrando il PEGGIO del PEGGIO di voi stessi... ed è allora che arriva LEI...

LA CROCEROSSINA NATURALISTA

L'amica, la donna, la compagna o chiunque essa sia che ha sempre segretamente desiderato prendersi cura di un disadattato randagio e malato.

Vi chiama. Vi raggiunge.
Vi entra in casa nonostante voi le abbiate detto "di brego zono in gondizioni osgene" e porta con se' viveri e rimedi naturali della vecchia scuola.

Vi spiega che la medicina moderna è una trappola, che c'è una complotto gestito della lobbie farmaceutiche, che il Papa è un alieno e che nel fluoro c'è un componente che controlla la mente.

Vi riempie la casa di prodotti naturali, non testati su animali e nemmeno sugli insetti o sui pesci, vi spiega che lei non è MATTA, ma solo VEGANA e che GOLDRAKE si sbagliava sul Suo Signore perchè anche lui, in fondo, non aveva mai fatto niente di male e che quel cazzo di PIANETA FLEED era solo un mondo di senza Dio che indossavano pellicce e meritavano di essere spazzati via dalle radiazioni vega.

I RIMEDI NATURALI

SPREMUTE.
150 chili di arance biologiche da cui si ottengono 0, 75 cl di liquido.
"Bevila che ti fa bene, queste sono cose naturali".

TISANE
412 tipi diversi di tisane bollenti dai nomi incomprensibili.
Tutte imbevibili e tutte con lo stesso sapore, ma coltivate a mano da bambini felici e non maltrattati a Fantasilandia.
"Bevila che ti fa bene, queste sono cose naturali".

IMPACCHI E INALAZIONI
Estratti di improponibili alberi, radici e ali di coleotteri suicidi per scelta e non ammazzati dallo strapotere delle multinazionali.
Il tutto finemente tritato e poi SPALMATO, INALATO e in qualche modo INOCULATOin voi...
"Bevile/respirale/assumile che ti fanno bene... queste sono cose naturali".

COSTRUTTI MUMMIFICATI DI RANE MORTE DI MORTE NATURALE ED ESPOSTE AL PLELILUNIO ROSSO DI VEGA
"Venerale che ti fanno bene queste sono tutte cose naturali, anche Gandal e Hydargos le adoravano".

E mentre voi rantolate, gocciolate tossite ed ESPETTORATE Lei vi guarda con aria Madre Teresianamente Calcuttiana e vi dice "poi ci occupiamo anche delle tue PIAGHE ed andiamo a lavarci nello STIGE per purificarti l'anima..."

E' a quel punto che comprendete che la situazione vi sta sfuggendo di mani, che Lei non vi lascerà MAI andare e che sta preparando un sudario di LINO cosparso di creme di EUCALIPTO (i KOALA ULULANO ormai impazziti fuori dalla vostra porta...) in cui vuole avvolgervi VIVO per avervi per sempre con lei nel nome di VEGA.

E così la ringraziate, la veicolate verso l'uscita tirandole dietro le sue tisane, le garantite che la chiamerete presto e dopo averla cancellata e bloccata e spammata dagli amici di FACEBOOK tornate ai vostri fottutissimi prodotti chimici gestiti da multinazionali che sfruttano il lavoro di bambini innocenti del Laos, sperimentando il tutto sui Koala ghiotti di Eucalipto.

PARACETAMOLO, ACIDO ACETILSALICILICO, PSEUDOEFEDRINA e FENILEFRINA.
Acido scorbico, Prometazina, Destrometorfano e VITAMINA C FATTA DI PETROLIO E PLASTICA presente solo nello ZERINOL-FLU ricavato dai bulpi oculari di animaletti BUFFI e BUONI dei cartoni animati della Disney (e comunque lui era pure NAZISTA)...

E all'improvviso... respirate di nuovo...

Lentamente...
Piano, piano i vostri polmoni riprendono vita, l'aria scorre di nuovo libera, il naso cessa di gocciolare e il monitor non è più schizzato di indescrivibili liquami verdi...

La crisi è passata...
Il raffreddore sconfitto grazie al genio e alla scienza dell'uomo moderno...
E nonostante per curarvi abbiate messo in moto almeno una decina di processi cancerogeni irreversibili (che vi verranno comunicati tra qualche anno quando qualcuno dirà "Ah... e comunque quel composto chimico era letale"), nonostante tutto questo siete finalmente GUARITI.

22.10.09

DISCONNESSO

Vi accorgete che non siete più connessi quasi per caso...

Mentre state inoltrando l'ennesimo link ad un filmato buffo, mentre rifiutate l'amicizia di un "amico" che avevate perso di vista (grazie a Dio perchè era un coglione anche alle elementari) o mentre coltivate i broccoli della vostra fattoria virtuale...
Improvvisamente vi rendete conto che non siete più ON LINE...

"MA CHE DIAVOLO IO CI LAVORO CON INTERNET!" esclama dentro di voi il MOTIVATORE...
Quel tizio in giacca e cravatta che vive dentro la vostra testa e trova una spiegazione e una giustificazione seria e professionale per ogni cazzata che fate...

Ma voi prendete la cosa abbastanza bene... non sudate, non svenite e avete solo una leggera secchezza delle fauci, accompagnata da un pò di tachicardia...

"Ora torna..." vi rassicura il vostro Amico Cervello cercando di secernere stimoli rassicuranti, ma invece non accade niente.
Osservate ipnotizzati le lucine sulla misteriosa "SCATOLA-CHE-FA-FUNZIONARE-INTERNET" che lampeggiano a ritmo frenetico come un albero di natale impazzito.... cosa che perfino voi sapete che NON E' BENE.

Dopo una snervante attesa di ben 15 minuti vi rendete conto che "SCATOLA-CHE FA-FUNZIONARE-INTERNET" non risolverà la cosa da sola e quindi decidete di fare l'unica cosa razionale e sensata.

Piangere.

Dopodiché decidete di chiamare l'ASSISTENZA TELEFONICA, operazione che però si rivela essere leggermente più difficile del previsto, dato che anche il vostro telefono è collegato alla linea internet, il che significa che non solo in questo momento non potete occuparvi delle mucche verdi della vostra fattoria virtuale, ma non sapete nemmeno se la vostra relazione funziona bene o se in questi 15 minuti siete passati da "RELAZIONE COMPLICATA" a "BECCO"...

Ma non c'è problema.

Tutto quello che dovete fare è prendere il cellulare e chiamare il centro assistenza a vostre spese (sì, perché le chiamate sono gratuite solo se chiamate dal fisso che appunto non vi funziona...).

Okay.

Vi risponde una vocina registrata che (asettica e frigida) vi comunica che se volete fare questo dovete premere 1, se volete fare quell'altro premete 2 e così via...
( nell' ascoltarla vi viene in mente qualche vostra ex...).

Voi premete fiduciosi dopodiché venite parcheggiati in compagnia di una simpatica musichetta spaccapalle che vi tiene occupati per quasi dieci minuti (pagati di tasca vostra...).

Alla fine risponde un tizio, che (con accento vagamente del sud, fare spallato e biascicare indecifrabile) vi dice che il suo nome è qualcosa tipo "FRRULIO..."

Per qualche misterioso meccanismo Frrulio vi da del voi (evidentemente la perdita di connessione ha provocato anche un paradosso temporale che ha riportato l' Italia del ventennio fascista) e vi chiede sputacchiando che cosa non vada.

"Sono disconesso..." spiegate voi timidamente mentre il vostro Amico Cervello grida:
"NON VEDO PIU' LE MUCCHE! NON HO PIU' GLI AMICI! NON POSSO PARTECIPARE AGLI EVENTI! NON MI PIACE! NON MI PIACE E NON VA UN CAZZO BENE!"

Frrulio annuisce, mugugna qualcosa e dice "sì".
Dopodichè gli dite il vostro nome e scoprite che Frrulio conosce tutto della vostra vita!

Sa come vi chiamate, dove abitate e mille altre cose...
(Ascoltandolo vi viene il dubbio che potrebbe sapere anche cosa avete mangiato a pranzo e quando avete trombato l'ultima volta...)

Efficiente quanto criptico, Frrulio vi dice parole misteriose come "router, reset, chiave di connessione bla, bla-di bladi bla...".


Volete riattivare la protezione?
Riavviare la connessione?
Praticare la liposuzione?

Sì. Sì. Sì.
Rispondete meccanicamente,.
Qualunque cosa vi proponga Frrulio va bene, basta che finisca in "IONE" e che vi faccia riavere la connessione...

"Voglio che torni internet!" esclama il vostro sconvolto Amico Cervello.
"Voglio essere di nuovo connesso e in linea. Voglio ricevere nuovamente lo spam, mandare faccette sorridenti e fare commenti intelligenti su cose dementi".
" Voglio di nuovo scaricare musica, film e telefilm, voglio mandare mail con catene di sant'antonio a cui non credo , (ma non si sa mai) e voglio ricevere telefonate promozionali sul telefono fisso dove la tipa con la voce da frigida ex mi dice cose incredibili che potrei fare con una ricarica mensile di dieci euro".


E Fruulio annuisce ancora.
Digita qualcosa e voi lo sentite smanettare in sottofondo, (anche se probabilmente è solo un effetto sonoro che mettono per far finta di fare qualcosa) e magicamente la vostra connessione riappare...

Ovviamente Frrulio non vi spiega che cosa è accaduto , nè voi glielo chiedete o lo volete sapere...

Fruulio saluta gorgogliando qualcosa e voi ve lo immaginate:
FRRULIO... forma di vita tentacolare che da del voi e chiama dal lontano 1940, mentre è immerso in una soluzione salina blu e nuota risolvendo i problemi di voi poveri utenti del futuro...

21.10.09

L’OGGETTO PERDUTO

In principio è un dubbio, un eco di memoria o poco più…
“Dove diavolo l’ho messo?” pensa il vostro Amico Cervello mentre fate altre 30 cose contemporaneamente.

Non è così imperativo come le chiavi di casa, non è così indispensabile come il bancomat o la carta d’identità, ciò che avete smarrito è l’accendino che non funziona, (ma che è un caro ricordo), è la penna che scrive di schifo, (ma a cui siete affezionati) o la caffettiera della nonna che non usate mai (perché fa un caffè che da il voltastomaco), ma che sapete ESATTAMENTE e SEMPRE dove si trova.

E’ quell’oggetto che non vi interessa veramente usare, ma di cui siete orgogliosi di conoscere le esatte coordinate perché (non si sa mai) vi potrebbe servire…

Ed ecco vi lì, un giorno, che mentre preparate la valigia, vi fate la barba o (nei casi più raccapriccianti) mentre fate sesso, Amico Cervello vi manda un impulso SECCO, categorico e non negoziabile che dice “TROVALO! TI SERVE!”.

E voi partite, obbedite e trotterellate allegramente verso la borsa, il cassetto o qualsiasi altra cosa, fiduciosi, certi, assolutamente SICURI… eppure con un tenue, assillante sibilo che vi serpeggia dentro.

“E’ qui” vi rassicurate mentre aprite, sgusciate o sfogliate…
“E’ qui perché mi ricordo di avercela messa due anni fa…”
“E’ qui perché l’ultima volta che l’ho usata era inverno…”


E’ qui.
E’ qui.
E’ qui.

Ed ovviamente non c’è.

Il primo impulso è quel lento, gelido brivido di consapevolezza che vi scivola dentro.
Il secondo è quella dose di razionalità che tante rubriche del tipo “come ritrovare gli oggetti perduti” vi versa dentro e che comincia con “dunque: dov’è che ho visto l’ultima volta il mio trinciapolli?”

Ma è il terzo momento quello più significativo e determinante…
Quell’istante in cui vi rendete conto che non avete la più pallida idea di dove cazzo abbiate messo quello che state cercando ed entrate nella prima fase del vostro calvario.

LA FASE RAZIONALE

La reazione più spontanea è di passarsi le mani addosso.
Non importa se state cercando un accendino o un aspirapolvere…
Qualsiasi cosa cerchiate vi passerete le mani addosso e vi palperete in modo compulsivo tasche, taschine e taschette….(sì…incluse quelle fottutissime microtaschine dei jeans in cui non entra mai un cazzo di niente e che non si è mai capito a che cavolo servano).

Dopo questo lungo e approfondito petting con voi stessi vi metterete in mezzo alla stanza e con fare sicuro e professionale (alla GRISSOM di CSI per intendersi) cercherete di ricostruire gli spostamenti dell’oggetto nelle ultime ore… settimane… o anni…

Con la differenza che mentre in CSI hanno ricostruzioni perfette, millimetriche ed olografiche
(“ecco vedete, qui è dove la macchina ha sterzato, lì è dove lui è inciampato, qui e qui dove gli sono cadute le mentine marca Polo finendogli nel tombino, lo SO, ne sento l’ODORE!”)… a voi non verrà mai in mente una benamata mazza.

La fase razionale e ricostruttiva varia in lunghezza ed intensità.

Ci sono coloro che si siedono e fanno una lista di luoghi e posti.
Quelli che ricorrono all’ausilio di amici e conoscenti (veri e propri PROFILER del settore), con frasi tipo “senti,ma l’anno scorso quando ci siamo visti al funerale dello zio Beppe ce l’avevo o no gli occhiali da sole con la montatura in corno?” e quelli che addirittura ricorrono all’autoipnosi regressiva.

Quando finalmente la fase razionale si è esaurita si passa a quella più “sana”, verace e consona alla tipologia mentale dell’italiano medio.

LA FASE PANICO.

La fase panico è caratterizzata da un moto convulso e insensato che comincia con l’apertura del primo cassetto della scrivania e prosegue con il rovistamento nel frigo fino ad arrivare allo scardinamento di suppellettili varie.

La fase PANICO (come dice il termine stesso) non ha basi logiche e come tale vi porta a pensare che le vostre mutande preferite siano finite dentro una raccolta di Hemingway o che quella simpatica spilla con la faccia di BAT-MAN (di cui avete ASSOLUTAMENTE bisogno) possa essersi infilata dentro a un panino al prosciutto.

Il criterio di ricerca di questa fase è inversamente proporzionale al tempo che passa:
più tempo passa, meno credibili sono le soluzioni che il vostro Amico Cervello,(ormai simile ad un Labrador fuori controllo lanciato in corsa), analizza e trova.

La fase panico, per quanto pericolosa, è pur sempre accettabile in quanto è sottoposta al grande teorema: “la casa nasconde ,ma non ruba”.
Concetto che significa: “non importa se non rivedrò più la caffettiera della nonna,ma almeno è QUI con me da qualche parte e verremo tumulati assieme”.
A questa fase ne segue però una ben peggiore, in cui il teorema della casa che non ruba viene spazzato via: “ommioddio l’ ho perso per strada!”

LA FASE PARANOIA

La fase paranoia è caratterizzata dal dubbio che si insinua in voi che l’oggetto smarrito possa NON trovarsi più nella vostra casa e che per qualche astruso motivo sia stata smarrito all’esterno.
Cosa che ha un senso se si parla del rinomato accendino, penna ecc. e che ne dimostra molto meno se stiamo parlando della cucina elettrica dell’ikea che non trovate più….
Ma (anche in questo caso) il trascorrere del tempo fa in modo che i neuroni di Amico Cervello si spengano progressivamente riducendo a lumicino la vostra sanità mentale.
Ciò che è più insidioso della fase PARANOIA è lo strisciante timore denominato “ e se lo trova qualcun altro?”.

Nata per definizione con oggetti piccoli il “se lo trova qualcun altro” si spalma e riadatta ad ogni oggetto.

E’ la paranoia stessa che vi fa pensare cose tipo “ommioddio ,ma su quell’agendina che cosa ci avevo scritto?”

Ma anche “ommiodddio ,ma su quell’accendino c’era un incisione e se la trova il mio partner scopre che tengo un ricordo dell'ex?”
E giù, giù fino a “AHHHH!!! Dentro agli sportelli di quel vecchio frigo non avrò mica nascosto la mia collezione di giochini erotici???!!!”

Non importa cosa.
Non importa COME… Amico Cervello troverà sempre una connessione improbabile,ma assolutamente accettabile legata all’oggetto che avete smarrito.

E già ve lo immaginate… il giorno dopo, quando uscite e i vicini vi guardano e voi pensate “l’hanno trovato LORO! LO SANNO! SANNO TUTTO!”

In tram mentre ragazzini di 20 anni vi scrutano “LO SANNO, LI HANNO VISTI! LO SANNO TUTTI!!!”
La fase paranoia impazza per ore, a volte per giorni,ma (grazie a Dio) lascia il posto ad uno stato molto più rilassante e meno stressante:

LA FASE RASSEGNAZIONE.

Lo avete perso.
Non lo troverete più.
Non lo rivedrete e non lo riabbraccerete mai.

IL mestolo.
Il cd con la compilation degli Abba o quel bel speculum a cui eravate tanto affezionati…
E’ andato.

Sembrerebbe questa la fase conclusiva, l’epilogo di una devastante ora, settimana o mese… e invece NO.

Alla rassegnazione segue un altro essenziale passo...

LA FASE RIVELAZIONE.

Arriva come un colpo in piena faccia.
Come una doccia fredda o un elettroshock.
Arriva svegliandovi e gridandovi “sei proprio IMBECILLE!”Amico Cervello vi rileva in tutta la sua crudezza ciò che voi (animo nobile) avete finora ignorato.

VE L’HANNO RUBATO.

CHI?
COME?
PERCHE’?

Di nuovo: non ha importanza.

Fatto sta che ecco che vi torna in mente quello nuovo in ufficio e il modo in cui guardava la vostra gomma da cancellare profumata.
Ecco che rivedete quel rumeno in tram che puntava la vostra sciarpa fuxia e che dire della donna delle pulizie che ha le chiavi di casa e può accedere anche alla cantina?

Già ve la vedete… piccola ,ma nerboruta peruviana che si arrampica sulle scale col vecchio armadio a 4 ante e sogghigna mentre ve lo porta via.

(E poi, si sa, questi vengono qui per rubarci il lavoro, le donne e gli armadi a 4 ante!).

La fase RIVELAZIONE è un incendio in un giorno secco e ventoso…

Prima tocca agli amici, poi ai parenti, ai vicini, alla servitù, ai colleghi, agli immigrati, a limortacci vostri e infine arrivate a ...


LA FASE INSPIEGABILE

L’ultima e la più spaventosa...

Seduti.
Nel mezzo della vostra casa fatta a pezzi… sogghignate finalmente consapevoli.

Non avete dimenticato.
Non è stata la colf, né vostro fratello o il cane…no.

SONO STATI GLI SPIRITI.

I fantasmi.
Il mostro di Loch Ness
Le linee di Nazca e gli UFO…

Tutti coalizzati perché volevano i vostri bigodini.

Ne avevano bisogno.

E seduti ridete a denti stretti perché sì…loro vi hanno derubato,ma voi ora siete tra i pochi che conoscono i loro piani…

Alla fine di questo lungo e contorto processo restate esauriti, un po’ distrutti nel fisico e nella mente…

I più fortunati dopo si rifanno una vita, altri continuano per il resto della loro esistenza a cercare e una minima (infinitesimale) percentuale si porta le mani alla fronte e ritrova gli occhiali che cercava da due giorni.

“Che imbecille!” direte a quel punto a voce alta, stando bene attenti che tutti vi sentano…
“Che idiota che era proprio qui!” esclamerete guardandovi attorno…

Perché nel profondo sapete che non siete soli…
Nel profondo sapete che qualcuno vi guarda e vi sposta e nasconde gli oggetti…

Oh sì.

5.1.09

IL FONZ...



La prima volta che Marco mi rivolse la parola eravamo ad un incontro a Prato… Castellini (all’apice del suo successo) sfornava disegnini e firmava pile di Nathan Never mentre tutti noi eravamo lì…in fila come pecorelle febbricitanti in attesa della sua attenzione.
Marco lo avevo visto infinite volte, era onnipresente ad ogni mostra ed incontro, per i miei parametri era un “Senti ma”… un appassionato e sfegatato del settore, ma mai mi sarei immaginato che negli anni mi sarei ritrovato tante volte a chiacchiera con lui o a dividere un caffellatte preparato da me su un fornellino elettrico, in una stanza di un albergo di Lucca…

Non mi ricordo che cosa mi disse quella prima volta, non mi ricordo di che cosa parlammo oltre il fatto che (ovviamente) si trattava di fumetto…

Quello che ricordo è che dopo quel primo incontro il tempo sfuma… si dissolve e l’istante dopo siamo a Lucca…

Siamo seduti ad un tavolino nella zona bar del vecchio palazzetto dello sport… io sto mangiando una brioche col cappuccino e lui è seduto davanti a me…
Si ride, si scherza… si parla di fumetto e amenità.

Uno di quei pochi momenti PERFETTI che ricordo della mia vita…

Lo rivedo anche in piedi di fronte a me… con in mano un albo… è quella che chiamiamo la foto de “IL FONZ CONSIGLIA”…

Ne abbiamo scattata una ogni anno…io, lui e il mio amico Pier.
Ogni anno lui arrivava con in mano una copia di questo e quello e ci descriveva e decantava le doti di qualche autore.

Quest’anno ce l’eravamo quasi dimenticata… poi, all’ultimo momento, ne abbiamo scattata una col cellulare… al volo…
e appena in tempo.

Mi piace pensare che l’ultima volta a Lucca Comics di tempo assieme ne abbiamo passato abbastanza… eravamo sempre a quel bar a prendere un caffè o a mangiare un panino… ma per quanto mi sforzi non riesco a ricordare un discorso… una conversazione intera…
L’unica cosa a cui penso invece è che l’ultima volta che mi ha mandato un messaggio io gli ho risposto “ci sentiremo con calma la prossima settimana”…

E’ così terribilmente banale la sensazione che provo in questo momento che non cercherò neppure di descriverla… è quel momento in cui ti rendi conto che tutti i film e libri che parlano del “carpe diem” sono veri… e che tu hai appena sprecato l’occasione di rivedere un amico…

Vorrei tanto poter riuscire a mettere assieme due parole che diano un senso a quello che sento,ma l’unica cosa che la mia coscienza mi dice sono le parole “lacrime di coccodrillo”.


Marco aveva un disperato, esagerato bisogno di amici e non sempre NOI (io) siamo stati all’altezza di questo ruolo.

Troppo presi dalle nostre piccole, maledette cazzate… troppo occupati dai nostri smisurati ego…
Gli stessi ego che appena finita questa pagina reclameranno attenzione…

La sua fragilità, la sua vulnerabilità era un imbarazzante specchio di ciò che sarebbe potuto capitarci se fossimo stati un po’ meno fortunati e ammetto con vergogna che non sempre avevamo il coraggio di rifletterci in quell’immagine…
e ora non ci saranno più mostre di Lucca con lui…

Niente più capatine al bar…
Niente più “ci si vede allo stand di questo o quello”.

E soprattutto niente più “il Fonz vorrebbe fare una cena”.

Marco sapeva tutto sul fumetto… Marco amava, adorava il fumetto…

…e a me (per una volta) mancano le parole…

Mi mancano perché termini come “ingiustizia” e “spreco” sono banali…scontati…

Però so che mi mancherà la sua presenza a Lucca… ci saranno altre mostre e la vita andrà avanti…come sempre…

Ci perderemo nel nostro odioso quotidiano e quasi sicuramente non impareremo niente neppure da questa perdita… perché alla fine siamo piccoli e piccoli restiamo.

Ma mi mancheranno i caffè al bar, mi mancheranno le chiacchiere… e so che avrò per sempre la consapevolezza di non aver fatto per lui tutto quello che potevo.

Mi dispiace Marco… Mi dispiace Fonz…


Dedicato al mio amico Marco Fonzoli.
5 Gennaio 2008

22.12.08

IL POSTICINO DOVE SI MANGIA BENE

Ogni evento fumettistico che si rispetti ha una precisa e delineata scaletta: si parte dal raggiungimento dell’ameno luogo in cui si svolge la riunione (di solito un punto indefinito in una nebbiosa landa) fino ad arrivare all’immancabile cena finale in cui fumettisti e accoliti sfogano i loro peggiori istinti… il tutto passando attraverso la conferenza , la presentazione o in generale l’evento stesso a cui si va ad assistere.


L’ARRIVO.

IL luogo dove tali eventi vengono tenuti varia a seconda della situazione e dell’occasione…
Può essere nel palazzo comunale di una grande città o nella più remota delle stanzine del circolo ARCI-CAZZO-QUALCOSA di provincia…in ogni caso la serata prescelta per tale evento sarà immancabilmente FREDDA, NEBBIOSA e sottolineata da un uggiolare di lupi affamati in sottofondo.
La collocazione di tale evento verrà puntualmente dissimulata e in qualche modo resa il meno chiara possibile… dalle indicazioni stradali a quelle fisiche una volta dentro l’edificio, i partecipanti si troveranno di fronte a svolazzanti volantini e frecce vergate a mano che dicono “Per Quello che Parla di Giornaletti Andate di Là…”.

Superfluo dire che NESSUNO (nemmeno coloro che hanno partecipato fisicamente ad organizzare l’evento) sapranno dare indicazioni dettagliate di dove si trovi… o di dove si trovino essi stessi in quell’istante.

“Non mi vedi?” chiede colui che Guida gli altri via cellulare.
“Non la vedi una COOP?” (c’è sempre una COOP)….

Determinante in tal senso anche l’apporto degli indigeni che (anche se voi abitate sul pianerottolo di fronte a casa loro) vi guarderanno come se foste esseri alieni provenienti da un’altra galassia.

“Mi scusi…sa mica dove si tiene la conferenza sull’OLO-SPERIMENTAZIONE-VISIVA-DELLA MULTIMEDIALITA’-FUMETTISTICA?” chiede timidamente Colui che Vaga…(stando attento a ricalcare esattamente la corretta dicitura dell’evento…).

“Che cazzo vuoi?” chiede l’anziano indigeno osservando il suo interlocutore come se gli avesse appena stuprato la nipote.

“Sa mica dove parlano dei giornaletti?” replica Colui Che Vaga con rassegnazione…

“Ah…” annuisce l’anziano partigiano mentre sputa per terra… “quei COSI… sono nell’ex ospedale degli Spastici…” e se ne va scuotendo la testa ed inveendo contro la Madonna e il bambin Gesù…

Giunti finalmente all’ex Ospedale Per gli Spastici, (un incoraggiante ambiente con vecchie impronte di manine insanguinate sulle pareti…) dovrete decifrare le criptiche indicazione alla Esher che vi segnalano che dovete percorrere la scala Nord per poi giungere alla Sala B, conferenze C e in fine al Vecchio Mattatoio dei Diversi…. Luogo dove (nella più adeguata delle cornici) si svolge la conferenza.

E lì…entrando in punta di piedi (l’autore di turno sta già parlando) vi trovate di fronte (o di fianco) ai vostri simili, colleghi, appassionati e tifosi vari del genere.

“Deh! Hai visto quanto è fica la su’ donna?!” Commenta uno che non avete mai visto in vita vostra dandovi una gomitata.

E subito riconosciamo:

IL VOLGARE.

Onnipresente e simpaticamente GREZZO, il volgare vi individua scegliendovi tra mille altri e vi fa gestacci di penetrazione indirizzati alla donna dell’autore, alla VOSTRA donna o alla piantana di una luce a stelo della sala (per lui non fa differenza)…

“Boia deh!” esclama mentre mima immaginarie scopate con l’aria e ride da solo.


A pochi metri da voi ( in perpetuo movimento) individuiamo poi:

IL FOTOGRAFO.

Misteriosa entità che si materializza dal niente ad ogni evento (mai realmente accreditato) egli è Colui Che Documenta il tutto per LA FANZINE di SPASMO-COMICS.COM o altre altisonanti associazioni.

Il fotografo zampetta o rotola letteralmente dinnanzi all’autore e fotografa compulsivamente scorci e inquadrature, del tutto dimentico delle cosce della donna dell’autore poiché (quasi sempre) ASESSUATO.

Leggermente defilati ai lati troviamo le nuove leve che sono giunti da Ogni Dove per SUZZARE la conoscenza dell’autore di turno.
Tra essi distinguiamo quelli piccoli e timidi, quelli obesi e ingombranti, quelli bellocci che non disegneranno mai e faranno i commessi a vita, quelli alti, smunti, timidi e sognatori che (se Dio vorrà) non raggiungeranno la primavera.

In mezzo a tutto ciò (con aria altrettanto defilata ed enigmatica) riconosciamo i colleghi dell’Autore e tra essi:

IL FINTO BUONO.

Socievole, sempre disposto a dare una pacca sulla spalla e una sorriso a chiunque , elargisce strette di mano al suon di “ Ciao Caro, ho visto le tue cose e mi sono piaciute molto…”.

L’ARTISTA

Che non si separa mai dal suo cappotto per paura che glielo rubino e dal suo berretto (perché sotto nasconde una combinazione vincente di colori che rivoluzionerà la creatività…ed anche un uovo sodo…).

IL MARCIO DENTRO

Silenzioso e cupo, invidioso dei suoi colleghi ed autori di maggior successo prende nota mentalmente per ciò che trascriverà poi nel suo dissacrante e misero BLOG… il tutto mentre esibisce un sorriso simile ad un ictus-infartante.


Ed infine l’Autore…

Di medio, MEDIO ALTO o ALTISSIMO livello, sfoggia una calma serafica, un incondizionato buon umore e una bella TOPOLONA Bionda al suo fianco…

“Deh! Chissà che gli fa quella!!!!!” sibila IL VOLGARE in un angolo della sala.

Introdotto quasi sempre da un Piccolo Uomo Umile e Spelacchiatino (si somigliano tutti) l’autore di turno espone il suo pensiero…illustra che cosa è per lui il FUMETTO ed in particolare la SPERIMENTAZIONE… il tutto con una passione ed un trasporto votivo che smuove ed anima anche il più cinico degli ascoltatori…

“DEH! Ma l’hai viste le COSCE-BOIA-DEH?”

Lei… (timida CERBIATTONA BIONDA) annuisce silenziosa e composta , interviene al momento giusto, illustra la sua prosa, il suo pensiero e le sue filosofie esistenziali, mentre l’Autore la sostiene ed appoggia nel…

“DEH LO SO IO CHE GLI APPOGGEREI!” sghignazza il VOLGARE mentre alita su quello che gli sta accanto.

Ciò che colpisce maggiormente è la candida, sincera e PURA convinzione dell’Autore in ciò che dice: il Fumetto è Comunicazione…

Il Fumetto non è necessariamente Arte, ma la Sperimentazione è DOVERE… e…

“Sì, ma senti: E’ PIU’ FORTE HULK O LA COSA?!” esclama ad un certo punto un butterato ed inguardabile NANO (maschio o femmina non si sa ) di età indecifrabile…


Alla conferenza vera e propria segue quello che è definito il “CAPANNELLO”… gli aspiranti disegnatori si avvicinano all’autore uggiolando (e spesso urinando sul pavimento per l’emozione) e ne leccano il portfolio.
L’autore ricambia elargendo loro disegnini e SUZZANDO un pugno in euro (o direttamente in sangue) in cambio di una copia del loro ultimo lavoro.

E’ dopo questa fase intermedia di scambio di informazioni, tecniche e amenità varie che l’autore si fa strada tra i discepoli e punta direttamente verso i suoi colleghi esordendo con un :

“Ragazzi si va a mangiare qualcosa in un posticino che conosco io?”



L’ACCODAMENTO

Alla proposta dell’Autore scatta il meccanismo di “accodamento” che rende ardita la massa e che fa crescere esponenzialmente il numero dei partecipanti alla cena…
All’autore e donna allegata si aggiungono i colleghi, i fans, gli aspiranti disegnatori, gli occasionali e un paio di pazienti dell’ex Ospedale degli Spastici.

“DEH! FICAAA!!!!” esclama il volgare mentre parla con una bacheca.

“Hai una buona mano!” esclama il FINTO BUONO mentre relaziona con Il Giovane Aspirante Disegnatore Che Non Raggiungerà Primavera.

“Davvero…grazie!” replica lui con i lucciconi agli occhi e le costole sporgenti…
E se poteste guardare negli occhi del FINTO BUONO vedreste distintamente la scena di lui che lo investe con la sua Punto Bianca…

“Allora ragazzi…” esordisce l’autore…
“…che ne dite se si va con una sola macchina e poi voi lasciate qui la vostra e prendete la mia e poi andiamo a prendere la vostra e si lascia quell’altra così si va con una sola delle macchine vostre e non la mia?”.

C’è sempre questa proposta…. È una sorta di meccanismo perverso che OBBLIGA la mente umana a scartare a priori la cosa più ovvia: ognuno va per i cazzi suoi.

E tutti invece annuiscono…

Così…l’allegra brigata si STIPA in diciotto nella stessa auto (ma non la sua, quella di un altro che ha lasciato la sua perché poi la riprende dopo con quella di lei che va da lui…).

E parte alla ricerca del POSTICINO DOVE SI MANGIA BENE.

“Ma… non si spenderà TROPPO?” si chiede il MARCIO DENTRO… che mangia PANE UMIDO solo per risparmiare e che ha le braccina talmente corte che non gli arrivano nemmeno alle ascelle…

“Bè…quanto vuoi che possa costare una pizza?” commenta il Finto Buono mentre stringe la mani a destra e a manca …

IL POSTICINO DOVE SI MANGIA BENE si rivela essere generalmente posizionato in un’angolo buio, semidiroccato e inaccessibile il cui raggiungimento implica la perdita di due ore e che termina con la presa di coscienza che “oh ..l’hanno chiuso? Non lo sapevo”…

Al che i nostri eroi ripartono alla ricerca del POSTICINO DOVE SI MANGIA BENE N.2 e continuano fino a che arrivano (alle 22 e 30) in una apparentemente dimessissima Trattoria Denominata “LO SPENNONE”.

“Ah…” esordisce un’acida cameriera con gli occhi inettati di sangue…
“..voi siete quelli che hanno prenotato all’ultimo momento del mio giorno di ferie-che-cho-pure.il ciclo, eh?”

“Eh sì…” annuisce l’Autore sfoggiando un sorrisone…”è mica un problema?”.

“no, no…” stride l’acidula mestruata…
“Solo che mangiate quello che diciamo noi, bevete quello che vi diamo noi e quando avete finito vi levate dal cazzo, okay?”.

“Io comunque stimo molto il vostro lavoro…” replica il FINTO BUONO stringendole la mano.

Una volta seduti i gruppi si dividono e frazionano…
L’Autore ad un tavolo con la sua donna-allegato.
I colleghi disposti ad ala a mò di ultima cena e gli aspiranti disegnatori accucciati a terra con delle ciotole di pastone.

IL MENU’.

Sfogliato da alcuni, decrittato da altri ed ignorato da alcuni si rivela essere l’INCUBO personale del MARCIO DENTRO che (compulsivamente) comincia a fare i conti di quanto gli costerà la cena e di quanti ALBETTI patinati avrebbe potuto comprare al suo posto.

“VINO DEH! ALTRO VINO!!!!” grida il VOLGARE mentre tracanna vino e parla di tette da solo.

Durante l’attesa e la degustazione degli antipastini (misti, scarni e miseri) prendono vita anche le prime conversazioni spontanee e si attivano le varie MINE VAGANTI e TRITACOGLIONI DI TURNO.

Tra essi riconosciamo:
quello che vuole organizzare dei corsi ma nessuno glieli fa fare ed ha pensato a voi perché avete la faccia da PIRLA che gli ispira fiducia…

Quelli che chiedono consigli su come entrare nella scuderia di Johnny Pulpo …
“Ma non è che il mio segno è troppo AVVENTATO…?!!!” (chiede timoroso Quello Che Non Raggiungerà Primavera..).

Ed infine gli ESISTENZIALISTI-DI-STOCAZZO-A-FUMETTI che ti espongono le loro teorie cercando di guardarti negli occhi e succhiarti l’anima…

E se il MARCIO DENTRO non corre nessun pericolo (perché l’anima non ce l’ha..) ecco che il FINTO BUONO rimane imbrigliato ed ipnotizzato dal meccanismo perverso della conversazione.

Annuisce (beve), interviene, (beve di nuovo) , commenta che i ragionamento del coglione che è valido (mentre beve ancora) e poi si rivolge verso il MARCIO DENTRO e gli sussurra “ma il vino non lo hanno riportato ancora?”…

E mentre le portate (miste, scarne e poverine) si avvicendano, la conversazione si infervora su chi ce l’ha più lungo tra Star Trek e Guerre Stellari o se è meglio Miyazzakimelo o Mazzumotamelo ecc. ecc. il tutto annaffiato da Limoncelli, Caffè, ammazzacaffè e ammazzalimoncelli col caffè….
(Alcolici e amari vari che fanno LETTERALMENTE rabbrividire il MARCIO DENTRO che
febbrilmente fa i conti col suo cellulare cercando di capire quanto spenderà.

Ed infine arriva anche questo piacevole momento … la cameriera acida si presenta con un Tampax nella mano e il conto nell’altra e vi guarda con aria di disprezzo: “viene 28 euro a testa!”, bofonchia digrignando i denti….

“ommioddio!” esclama il MARCIO DENTRO che si accascia al suolo stringendo al seno il suo portafoglio.

IL pagamento avviene in silenzio….come una sorta di marcia funebre…
Nessuno ammetterebbe mai che quella spesa significherà mesi e mesi di astinenza da qualsiasi attività dispendiosa.

“Niente più carta igienica… niente più acqua calda…” borbottano i creativi…

“Che vi dicevo…? Vi ho portato o no in un posticino buono?” esclama l’Autore agitando le mani…


IL POSTICINO DOVE SI MANGIA BENE.
Dedicato ai miei compagni di merende…

IL vostro Amabile: Marcio Dentro.

2.9.08

DOPO LA VACANZA

Tornano.

Tornano dopo le vacanze, tornano con i loro camper, tende, auto strapiene di sedie a sdraio ed abbronzanti, tornano con i loro figli, con le loro donne/uomini, tornano con le loro auto sportive, di seconda mano, pregiate, familiari e scassate.

Tornano dalle vacanze e sono TUTTI incazzati.

Sono incazzate le mamme bruciate e irrugosite dal sole.
Sono incazzate le fighette, spalmate di creme per mantenersi color cioccolato.
Sono incazzati i mariti, i compagni, le nonne e gli zii.

Sono incazzati tutti e lo sono subito, il giorno stesso, appena arrivano e forse anche prima.

Lo vedi quando parcheggiano e s’incazzano come bisce tra di loro.

Lo vedi quando sei al supermercato e la bruciata-rugosa ti frega il posto alla cassa e ti guarda con odio mortale.

Lo vedi quando camminano ed hanno tutti una faccia ingrugnita e arrabbiata.

Sono incazzati!

E vorrei dirvelo con altre parole,forse potrei anche farlo,ma la verità è che la frase giusta è solo questa:

SONO INCAZZATI NERI.

Incazzati coi loro capi-ufficio, incazzati col governo (che non è mai quello giusto). Incazzati con quel coglione del vicino di casa perché….perché…

Bè, non lo sanno nemmeno loro PERCHE’..sono INCAZZATI e basta.

E’ la vacanza…

E’ la vacanza che fa questo effetto…

E’ la vacanza che ti rilassa, ti tonifica e poi ti fa …

INCAZZARE quando finisce.

Certo…

Non lo ammetteremmo mai..

Non si può dire: “sono talmente ACIDO che corroderei il mondo e vorrei battere i piedi e conficcare un PIOLO nella testa di quello che mi ha bloccato l’auto in DOPPIA FILA!”

No.

Non è politicamente corretto.

Quindi si SORRIDE.
Ci si saluta…ci si scambiano convenevoli mentre si pensa “se mi rifreghi il posto macchina t’infilo un fustino del DIXAN dove dico io!”.

Ma esternamente si è corretti, irreprensibili e SOLARI.

Moglie insoddisfatte.
Mariti annoiati.
Coppie scoppiate col cartellino della scadenza attaccato dietro la schiena…ma non importa…

Non importa perché c’è sempre un televisore al plasma che ci aspetta.
Una poltrona ergonomica e un auto nuova col lettore ultima generazione di mp3 su cui poggiare il sedere…

Non importa perché finchè ricomincia il campionato vuol dire che TUTTO VA BENE…

Stasera c’è il Derby….domani si vedrà…

1.9.08

IL "SENTI MA"

Esperto cinefilo, fine musicofilo ed abile biografo dei suoi personali miti, il Senti Ma è la quintessenza del collezionista, votato anima e corpo alla celebrazione di ciò che egli venera.

Il Senti Ma conosce a memoria il titolo di tutti gli episodi di tutte le serie di Star Trek, ricorda esattamente CHI ha disegnato COSA in qualsiai fumetto e conosce news e anticipazioni ancora prima che le stesse Case Editrici le pensino.

Appassionato di film di fantascienza, di horror, di pupazzetti, di libri rari e dischi in vinile, il SENTI MA spazia in modo mostruosamente TRASVERSALE spalmandosi su tutte le categorie di appassionati clinici.

E’ esperto conoscitore di tutti i film di nicchia che solo lui ha visto.
Ha visto Guerre Stellari 478 volte in tutte le sue versioni rimasterizzate, digitalizzate, inedite, integrali e macrobiotiche…

La sua definizione scientifica deriva dalle sue abitudini sociali e dal suo tipico modo di esordire.

Timido di natura, ma al tempo stesso privo di freni inibitori, il SENTI MA infatti ragiona spesso completamente scollegato dal suo cervello…
La sua mente semplicemente si disattiva quando è preda dei suoi istinti compulsivi e questo lo fa LANCIARE senza alcun controllo nelle più ardite esternazioni.

Il Senti Ma è colui che dinnanzi all’ IMMENSO John Buscema esordisce con:

“Senti ma è vero che tu usi foto per i tuoi disegni?”
(Che è un po’ come chiedere a Leonardo da Vinci da quale rivista prendesse le sue idee…).

Esistono Senti Ma Passivi ed Attivi.

I PASSIVI sono coloro che si limitano a comprare, archiviare e disquisire all’infinito su ciò che amano.
Sono il popolo dei forum, la linfa vitale dei negozi di fumetti e collezionismo in generale e sono i fruitori di convention e mostre varie.
Sono coloro che, (contrariamente alla stessa definizione), sono OVUNQUE, presenziano OGNI evento e parlano.
Parlano.
Parlano.

Hanno sempre visto per primi la prima visione di questo o quello.
Hanno acquistato in esclusiva un numero rarissimo patinato e serigrafato a mano da un monaco tibetano della Marvel.
E sono disposti a vendere un rene per avere un fottutissimo filmatino in anteprima in cui si vedono 30 secondi del prossimo film di Bat-Man.

GLI ATTIVI (molto più caratteristici) sono invece coloro che non solo amano determinati generi,ma vogliono LAVORARVI.

I Senti Ma Attivi frequentano ogni corso possibile e immaginabile.

Corsi di regia.
Corsi di videomontaggio, doppiaggio, recitazione e giù, giù fino a corsi di tarocchi e cardio-chirurgia di emergenza , il tutto organizzato da sedicenti imprenditori stranieri che (apparsi dal nulla come per magia) ammaliano le sventurate vittime con la loro parlantina.

“Se voi te faccio fare un corso che te fa diventare quello che voi!” esordisce il vampiro di turno mentre ondeggia ipnoticamente davanti al Senti Ma.

E il Senti Ma firma.
Accetta.
Compra e frequenta corsi di disegno, di animazione, di 3D, di multimedialità quantica, impollinazione vaginale (no…questa proprio no) ecc. ecc. ecc.

Il Senti Ma Attivo partecipa ad ogni lezione sgranando i suoi piccoli ed avidi occhietti occhialuti.
Scrive tutto, annota maniacalmente ogni dettaglio (incluso il colore delle tovaglie della moglie di Buscema..sì, sempre lui),ma raramente è interattivo…

La massima espressione di comunicazione del Senti Ma è ….il sudore.

Sudore …quando davanti a lui si APPALESA il grande autore di turno che dispensa disegnini.
SUDORE quando gli passa per le mani una rara copia del numero 13 di "Johnny Pulpo e le Brigate del Monte di Venere".

E sudore è anche ciò che viene spremuto alle famiglie dei Senti Ma (Attivi e Passivi)…

Sì, perché raramente il Senti Ma è autonomo…nella maggior parte dei casi egli vive ancora in famiglia o percepisce la pensione della madre morta e imbalsamata che tiene in soffitta.

“No, Mamma, non ho intenzione di vendere i primi numeri di Alan Ford!” dice ondeggiando su una sedia a dondolo con una parrucca in testa …

Naturalmente non si deve generalizzare ed esistono anche Senti Ma che lavorano…

Impiegati, operai, liberi professionisti , insegnanti di lingue che ti spaccano i coglioni sottolineando la pronuncia esatta ed il doppiaggio sbagliato dei telefilm ecc. ecc.

Tutti lavorano e tutti al sabato si ritrovano in questo o quell’altro negozio di fumetti…
Tutti intenti a discutere (e a volte a scannarsi) su quanto sia bello l’ultimo episodio di GALACTICA o quanto sia INCOMMENSURABILE la SAGA di Guerre Stellari.

Ed ovviamente nessuno di loro, fa mai sesso con una donna (se si escludono le pugnette con le foto di Carrie Fisher...).

Intendiamoci…la castità dei Senti Ma non è scientificamente provata.
In primo luogo perché ne esistono a milioni (il che significa che in qualche modo si riproducono) ed in secondo luogo perché molti di loro riescono ugualmente a trovare l’anima gemella…

Appassionata come loro.
Tossica di input come loro e spesso incasinata mentalmente PIU’ di loro.

Le caratteristiche fisiche dei Senti Ma sono molteplici…

Ci sono quelli apparentemente anonimi, quelli vistosi che sfoggiano magliette di Superman e accessori Manga, ci sono quelli perennemente marchiati dal loro zainetto, ci sono quelli DEVASTATI che non si cambiano da 34 anni e vagano con la stessa polo e lo sguardo da pazzo.

E poi ci sono quelli complessati, che sfoggiano improbabili riporti che sfidano le leggi di gravità, i bassetti e canuti simili ad teneri orsacchiotti , i grassi e pingui obesi, i magri ed emaciati ecc. ecc. ecc.

L’aspetto fisico del Senti Ma non è da ignorare.

Una NON eccezionale bellezza è il motivo scaturente di una forma di compulsiva compensazione.

Il Senti ma NON vive…COMPENSA.

Ma naturalmente non tutti i Senti Ma vivono alla luce del sole…mescolati a quelli conclamati e dichiarati ci sono gli ALTRI.

I PORTATORI SANI.

I Senti Ma Portatori Sani sono individui il cui aspetto è quasi “normale”.
Vivono, hanno relazioni sociali più o meno regolari (ogni tanto fanno perfino sesso…) e sono consapevoli di ciò che sono….ma…(nel profondo) sono peggio di tutti gli altri messi assieme.

Compulsivi peggio dei loro ignari simili i Senti Ma imbustano, spolverano, archiviano e sbavano davanti a tutto ciò che amano o bramano.

Sono capaci di rinunciare ad una vacanza al mare per una rara collezione di Urania…
Sono capaci di fare venire un’insolazione alla propria donna per assistere ad una mostra all’aperto di fumetti.
Sono capacissimi di non offrire MAI un caffè o una cena pur di potersi permettere di comprare TUTTO quello che vogliono in un edicola.

Passivi ed Attivi si riuniscono infine in club, gruppi vari e forum.
Si scambiano informazioni strusciando immaginarie antennine ed amano SGARRUFFARSI tra di loro (leggi “litigare” in modo buffo) per motivi del cazzo che solo loro sanno.

“Tu non devi più parlare con Lui perché Lui ha detto che Lucas ce l’ha corto!”
esclama l’appassionato di Guerre Stellari col riporto, aggredendo il Morlok dai capelli bianchi…

E così via.

I Senti Ma…con le loro tenere passioni e i loro sogni mai nati sono… il Non vissuto.
Sono i bambini del passato che non venivano mai scelti per giocare a calcio.
Sono gli indifesi che venivano picchiati…i soli che non hanno mai baciato e che si rifugiano in un mondo fatto di colori…

Ed ognuno di noi…è un po’ Senti Ma.

Dedicato a tutti i miei simili…

29.8.08

IL TUNNEL

Nella vita di ogni collezionista ossessivo-compulsivo arriva prima o poi il momento della redenzione…quel momento cioè in cui i suoi neuroni superstiti gridano “BASTA!”.
I motivi che inducono tale evento possono essere i più disparati:

l’esaurimento dello spazio disponibile per l’archiviazione del materiale, l’esaurimento delle finanze disponibili ad alimentare l’insano dilapidare o l’esaurimento nervoso della vostra compagna di letto che (in perfetta sintonia con i vostri pochi neuroni) grida “BASTA!”.

Quale che sia la ragione scaturente il fatto epico e significativo è che a un certo punto una parte sana (e fino ad ora dispersa) del vostro Amico Cervello improvvisamente vi chiederà:
“Che cosa stai facendo? Ti rendi conto di quanti soldi stai buttando via ogni settimana in edicola? E nemmeno li leggi più! Cresci una buona volta!”.

Questo grido giungerà nella vostra coscienza inaspettatamente….vi coglierà di sorpresa proprio mentre state scartando l’ennesimo ovetto kinder nella trepidante speranza di trovare il pupazzetto che vi manca.
Vi sorprenderà mentre state posizionando la vostra gigantesca action figure costata quanto un ospedale in Burkina Fasu e vi sarà sentire … piccoli, inadeguati e sciocchi.

Il collezionista non smette gradualmente di farsi di collezioni…non ci sono cure o terapie tipo un cerotto da applicare o una progressiva disintossicazione…
Il collezionista INTERROMPE bruscamente la sua scellerata passione.
Si ferma. Si arresta. Si blocca sul numero 460 dell’Uomo Ragno e ogni giorno che passa perde qualcosa.
Perde il redazionale di STRALE DI DIO che parla delle ultime novità in casa editrice.
Perde le news sui disegnatori cool del momento, perde la cover variant con filino di bava dell’autore di punta incorporata in vetrino e soprattutto….
Perde la CONTINUITY!

La continuity…la più geniale invenzione delle case editrici dopo i personaggi con super problemi che si fanno seghe mentali su un tetto appiccati ad un camino….(oltre alla droga sintetica che viene sparsa tra le pagine dal 1969…ma questa è un’altra storia…).
La continuity…che permette in ogni singolo istante di sapere chi ha rapito la Zia May, chi conosce l’identità segreta dell’Uomo Ragno e chi è un Cylone a bordo del Galactica.
E quello che ogni utente ossessivo-compulsivo sa è che se perdi un episodio…perdi TUTTO!
Per questa ragione il collezionista pentito si ferma di colpo, salta un numero, ne salta due…rallenta nell’acquisto settimanale e all’improvviso si ritrova in piedi (generalmente nudo e con un rivoletto di saliva che gli cola dalla bocca) ad osservare le pareti rivestite di fumetti (da notare l’incredibile assonanza visiva con una cella imbottita).
E all’improvviso si chiede “perché?”.

Ed ecco che due giorni dopo siete lì (stavolta vestiti…quanto meno con un kilt…) che avvolgete ed imballate amorevolmente uno per uno i vostri preziosi numeri…
Il numero zero di Nathan Never (quello che vale , non l’altro che hanno tutti e che non vale un cazzo)…il numero speciale di Dylan Dog in cui non si scopa nessuna, il numero speciale dei Fantastici Quattro in cui la Cosa perde i poteri, il numero speciale in cui li riacquista e quello in cui li perde di nuovo. La versione serigrafata ed autografata con copertina cartonata e rilegata con crine di cavallo di Druuna (in cui lei viene scopata da un robot assassino dotato di fallo rotante) ecc. ecc.

Li avvolgete con deferenza assoluta lo fate con amore, con dedizione e gli occhi lucidi perché una parte di voi li ha amati e li ama più delle tette della vostra donna…(bè…quasi…dipende dalla donna…),ma la verità…l’assoluta sconvolgente verità è che il momento è passato…

“E’ tempo di crescere.” Dice quella autorevole e quasi sconosciuta parte sana del vostro Amico Cervello.

“Per cominciare oggi butti via quel brutto zainetto e ti compri una giacca come si deve”
Vi comunica Amico Cervello Sano.
“Basta con quei foglietti pieni di numeri!” borbotta strappandovi di mano la MANCO LISTA.
“E basta anche con quegli stupidi pupazzetti che hai ammucchiato dentro a quella vetrinetta!”
grida avventandosi sulle vostre action figure…
E voi annuite…passivi, catatonici…impotenti fate di sì con la testa perché…

“E’ tempo di crescere”.

Per la prima volta vi ritrovate ad avere in tasca un pugno di euro che potete utilizzare in modo diverso dal solito.
Per la prima volta potete mangiare cibo VERO e (occasionalmente) offrire una cena alla vostra donna.
Per la prima volta non provate l’irrefrenabile desiderio di acquistare ogni puttanata che reca in copertina il numero 1.

E così la vostra casa respira per la prima volta aria fresca e non l’odore di carta vecchia.
Per la prima volta avete spazio sulle mensole per mettere le foto di parenti e dei simpatici e buffi peluche che la vostra ragazza vi rifila ogni mesiversario.
Per la prima volta non vi fate di buste per imbustare i fumetti e per la prima volta usate il Domopak per quello che è stato realmente creato: imbustare il cibo.

E per la prima volta …siete quasi come tutti gli altri.



O almeno lo siete PER UN PO’…

I primi sintomi arrivano inaspettatamente.
Le passate accanto come tutti i giorni, a malapena la percepite con la coda dell’occhio e all’improvviso la vedete… L’EDICOLA…

Sussurra il vostro nome, vi chiama come un’invitante sirena…
Voi la ignorate scuotendo la testa e correte a casa vostra.

Qualche giorno dopo vi svegliate nel cuore della notte , un ghigno sorridente sul volto e la vostra compagna che vi chiede “tesoro hai sognato che facevamo sesso?”.
“Certo” rispondete voi mentendo e pensate al vostro sogno: voi, in mezzo ad una pila di arretrati, tutti in ordine cronologico e in perfette condizioni.

Il giorno successivo siete dentro all’edicola, confusi e esitanti venite avvolti dall’odore di carta , dal profumo dell’inchiostro fresco e dal desiderio di sfiorare, toccare ed aprire quelle copertine patinate.

“Che cosa le do?” chiede l’edicolante.

“FOCUS!” esclamate voi sudando.
“Leggo solo cose da GRANDI IO!”

Dopo un mese avete una mensola strapiena di riviste scientifiche, Famiglia Cristiana e quotidiani vari…
E in piedi (a torso nudo) oscillate davanti alla libreria e canticchiate sigle di cartoni animati…gli occhi pallati, una scatola da 12 di Pangoccioli del Mulino Bianco in mano e qualcosa che vi turba…
Perché le dimensioni NON TORNANO…le copie dei quotidiano non stanno SU BENE e quando le aprite e sfogliate non trovate nulla che somigli a ciò che cercate.

“Prova La Repubblica!” suggerisce Amico Cervello Sano.

I giorni successivi vi aggirate nervosi per casa, gli occhi iniettati di sangue e una scatola da 32 di Pangoccioli in mano.

“Tesoro stasera andiamo al cinema?” chiede la vostra donna con un tempismo perfetto.

“Fanno quel nuovo film tratto da uno dei tuoi Giornaletti…come si chiama ?”
“Gli ineffabili 4?”
“Gli imprescindibili?”
“Gli enfatizzabili…?”
“Tesoro forse erano Gli ANESTETICI 4?”


“FANTASTICI, cazzo!”
“FANTASTICI 4 e Silver Surfer! Un film tratto dal più classico episodio dell’omonima saga creata dal grande maestro Stan Lee e dall’incommensurabile Jack Kirby!

E per un attimo immaginate di avvolgere una copia di Focus e infilargliela in bocca stile Ash di Alien.

Le allucinazioni arrivano dopo due mesi.
All’inizio solo uditive…vi pare di sentire i personaggi della vostra soap opera che discutono in cucina su chi abbia ucciso Capitan America…
Poi le visive…in principio solo piccole cose…(vi pare di vedere L’Uomo Ragno che pende dall’angolo della stanza in cui dormite e il vostro capo somiglia stranamente al Dottor Destino…)…la faccenda diventa preoccupante quando vi svegliate e vedete Pippo seduto sul vostro letto che vi dice “Yuk, Yuk!”

E’ a questo punto (quando siete nella fase più critica della disintossicazione) che l’amico premuroso vi dice “io vado al NEGOZIO…perché non vieni anche tu? Ti distrai!”

IL NEGOZIO è lo shangri-la del tossicollezionista.
Rivenditore autorizzato di fumetti, dvd, pupazzetti e di qualsiasi altra cosa di cui vi facciate.

Ogni proprietario di NEGOZIO che si rispetti riconosce subito un drogato in crisi di astinenza.
Lo vede dalla mani sudate, dai tic nervosi o semplicemente dall’odore da malato.

I più scaltri non cercano di invitare il tossico a farsi di nuovo…al contrario lo ignorano concentrandosi sugli altri drogati presenti del negozio, ma è proprio questa indifferenza che fa aumentare in voi il desiderio di farvi di nuovo.

Il cofanetto di dvd in legno di ciliegio di Spazio 1999….
La raccolta completa di AKIRA in edizione brossurata…
E la maledetta copia autografata di Pippo contro tutti…”yuk, yuk”

E poi un giorno succede…
La vostra mano scivola nella tasca e trova un foglio…su di esso una serie di numeri scritta con la vostra calligrafia.
“Ma non sono stato io!” grida una parte del vostro cervello.
“Tranquillo..” vi dice Pippo la vostro fianco aggiustandosi il cappellino…
“ Va tutto bene. Yuk, yuk!”

La manco lista (compilata da voi in stato di trance ) scivola sul tavolo del proprietario del negoziante…lui non dice nulla…non vi proferisce parola ,ma si limita a protendere una mano verso di voi…. E prima che ve ne accorgiate voi gli state dando il vostro bancomat…

"Grazie… " vi dice abbozzando appena un’ombra di sorriso.

Ed un istante dopo siete immersi nei fumetti…
Ce li avete sul tavolo, in mano, sparsi sul corpo (qualcuno se li infila nelle mutande e gode)…
Mentre cercate disperatamente il numero 463 dell’uomo Ragno che avete perso , mentre ordinate tutte le uscite arretrate di Star Trek in dvd con custodia di pelle di Shatner.

Mentre vi rotolate per terra grufolando in mezzo ai Bonelli finalmente vi sentite di nuovo voi stessi.

E quando state per uscire dal negozio con una carriola (spinta dal vostro amico traditore che è stato pagato dal negoziante per riportarvi lì…) ecco che il proprietario vi chiama per nome un’ultima volta.
Voi vi girate con una copia rara di Little Nemo in bocca e lui (oscillando simile ad un cobra vi canta… ”bentornatooooooo...”

Dedicato a tutti coloro che dal tunnel non riescono ad uscire e che ormai lo stanno ARREDANDO.

IL B-MOVIE

Tra i tanti generi di film esistenti ve ne è uno in particolare che merita menzione ed attenzione, quello horror/fantascientifico pieno di fighetti e fighette varie.

Si parte con un antefatto di cui non ci frega niente.

Una maledizione.
Un meteorite.
Un neurone impazzito nella mente di uno sceneggiatore di Hollywood…

La ragione per cui i protagonisti andranno a cacciarsi in qualche buco buio e appiccicoso è quasi sempre vaga, poco convincente e scarsamente importante.

Non importa il PERCHE’...quello che conta è che il posto dove i nostri eroi si ritrovano è sempre maledettamente sinistro e fottutamente BUIO.

La squadra (perché c’è sempre UNA SQUADRA) è sempre il TOP del TOP.
Che siano sub,speleologi, archeologi, militari o idraulici …sono sempre IL MEGLIO DEL MEGLIO.

IL gruppo è equamente composto da bei ragazzoni e belle puledrine appena sfornate (età media 20/25 anni. Nessuna smagliatura e zero cellulite).
Tutti sono atletici, muscolosi e ognuno di loro si comporta in modo incredibilmente RISOLUTO.

C’è il capo bello e responsabile, quello tenebroso, ma determinato, quello vigliacco (c’è sempre un VIGLIACCO) che nasconde qualcosa e lo scienziato di turno dall’aria colta e competente.
Più due o tre ragazze che si dividono in more, bionde e con le tette rifatte o naturali.

Il tutto è condito e caratterizzato con una serie di “contentini etnici”, ossia personaggi di varie origini che si riconducono però a due categorie madre: gli afro-americani e gli orientali.
Tutti e due molto scaltri, molto affidabili ed entrambi con scritto in fronte. “MUOIO PRESTO”.

LA SQUADRA è SEMPRE specializzatissima!

Che si tratti di un’esplorazione subacquea, di una spedizione speleologica o di una vacanza fuori porta per fare un pic-nic, tutti parlano un gergo altamente hi-tech (che solo loro capiscono) e sfoggiano una tecnologia della madonna che però non gli servirà mai a un cazzo.

Tra i già citati membri della squadra va sottolineata la figura di “Colui che sa”, lo scienziato, o più in generale: L’ESPERTO.
L’unico che ha una vaga (vaghissima) idea di dove cavolo si stiano dirigendo e del perché ci vadano.
Il tipo di solito è quello meno atletico, ha un filino di pancetta e non si depila come gli altri.
(Cosa che ad Hollywood significa: AVERE UNA LAUREA).

La squadra ha navigatori satellitari, display ,palmari e computer vari infilati anche nelle mutande, nonché un numero più o meno vario di armi che vanno (a seconda della trama) da grossi coltelli fino a fucili mitragliatori d’assalto…
Tutte cose che comunque non gli serviranno a niente contro la cosa innominabile che stanno per incontrare.

Approssimandosi alla zona di ricerca i nostri eroi cominceranno a trovare sibillini segnali di pericolo:
antichi disegni sulle pareti di grotte raffiguranti scene di stragi…
Sculture ed incisioni più o meno dettagliate di figure umane agonizzanti e rappresentazioni più o meno realistiche di innominabili CREATURE con grandi, GRANDI DENTI.
Talvolta perfino un cartello con scritto in perfetto inglese: “PERICOLO! SE ANDATE AVANTI CI RIMETTETE LA PELLE!”.

“Che cosa significherà?” chiede Jack, il capo della spedizione, con aria perplessa.
“Non so…” risponde l’esperto con aria rapita “l’unica cosa è andare avanti, infilarsi in quel cunicolo buio e umido da cui giunge quel fetido odore di morte e scoprirlo.”

“Ottimo! Buona idea!” risponde Jack entusiasta e fa uno di quei segni VERAMENTE FIGHI da Task Force….quelli fatti con le mani , che vogliono dire:
“Due di voi: avanti. Uno dietro a sinistra, un altro in posizione di copertura e tu, Katy, fammi vedere le tette.”.

Il tutto espresso senza dire una parola.

E così la squadra s’infila nel cunicolo…gli uomini intenti a fare battute da machi e le donne che si s’inventano pretesti per mostrare cosce e seni allo spettatore.


“Jack mi ricevi?” chiede l’addetto alle comunicazioni

“Forte è chiaro!” risponde Jack (mentre dietro di lui Jenny si fa la brasiliana con una gilette…).

E questa è l'unica cosa che l’addetto alle comunicazioni dice o farà…
Perché da lì in poi la radio sarà DISTURBATA.
Il segnale DISTORTO.

“Qualcosa riflette le comunicazioni e …OMMIODDIO è ENORME…ARGGHHH!

(Ultima frase pronuncata poco dopo dall’addetto alle comunicazioni).

Perso il contatto con il mondo esterno la squadra incontra altri segni non molto rassicuranti:

ossa umane sparpagliate ovunque, pile di teschi ordinatamente accatastati e lo scheletro di uno che si è fatto saltare le cervella da solo.

“Non siamo i primi a passare di qui”. Commenta brillantemente l’ESPERTO.

Chiaramente NESSUNO di loro (MAI) dice “Okay. Facciamo dietro front e torniamo a casa”.

No. Non gli passa manco per la testa.

“Tim , Ray! Voi andate avanti in quel tunnel pieno di resti umani pullulanti di scarafaggi!” esclamerà invece il capo carismatico del gruppo (mentre sullo sfondo Katy e Jenny si spalmano a vicenda crema sui seni …).

E mentre vediamo per l’ultima volta Tim e Ray allontanarsi trotterellando felici, il resto del gruppo avanza, stando bene attento ad infilarsi sempre di più in quel cazzo di trappola oscura.

“Forse è meglio se ci dividiamo” suggerisce a questo punto Jack e tutti annuiscono …inclusa quella cosa innominabile che li segue nell’ombra che non crede alla sue squamose orecchie.

Ed eccoli che si sparpagliano e si infilano in ogni passaggio stretto e mucillaginoso chiamandosi ogni tanto per nome.

“Sei tu Josh?” chiede Frank mentre sguazza nei liquami.


Ma ovviamente non è Josh, ma bensì un qualcosa di raccapricciante di cui vediamo(sempre) soltanto i DENTI.

“OMMIODDIO è ENORME…ARGGHHH!” ultime parole di Frank.

Quando l’urlo arriva agli altri le tipette smettono immediatamente di scambiarsi i perizoma, Jack si immobilizza brandendo il suo coltello d’assalto e ascolta trattenendo il fiato.

“AIUTOOOO MI MANGIA VIV…….”…

“Credo che sia un puma…” commenta l’affidabile esperto.

“MORIREMO TUTTI” grida strappandosi i capelli il vigliacco che repentinamente perde la calma e si mette a piangere.

“ Andrà tutto bene!” esclama il capo carismatico mentre lo mena di santa ragione per riportarlo in se.

“Ma con che cosa abbiamo a che fare?” si chiede finalmente qualcuno e tutti guardano lo scienziato, l’esperto, insomma COLUI CHE SA…

“Qualunque cosa sia è ostile” dice lui mentre si gira in mano un teschio umano.

Sticazzi! Pensano gli altri.
Quest’uomo è davvero ESPERTO!

Chiaramente neppure il ritrovamento dei loro compagni fatti a pezzi dissuade i nostri eroi dal continuare e così vanno avanti.

Katy confida a Jack che è ancora vergine e Jack le dice “L’ho sempre saputo dal modo in cui mi guardavi”.
Il tutto mentre il VIGLIACCO si mangia di nascosto tutte le merendine al cacao e perfino il lato di cioccolata di una pacchetto di Ringo (il lato bianco lo lascia….PERFIDO…).

Vagano per un'altra mezz’oretta (durante la quale un numero imprecisato di loro svanisce, muore o da di matto) dopodiché si trovano finalmente di fronte a qualcosa che di solito è un nido, un’alcova o cose del genere.

“Che ne dite se prendiamo un po’ di queste uova appiccicose e le rompiamo a casaccio?” chiede l’esperto…e gli altri annuiscono….

(Certo. Come farebbero senza di lui…?)

Ed ecco che appare Lei (l’innominabile e comprensibilmente incazzata creatura ) che si avventa su di loro menando zampate e morsi a destra e a manca.

Fuggi, fuggi generale.
Armi che neanche la scalfiscono.
Tecnologia all’avanguardia che si rompe. (funi che non tengono, bombole che finiscono ossigeno, tute che si lacerano ecc. ecc.)….fino a che uno di loro (di solito l’affidabile CAPO) viene ferito prima che la creatura svanisca di nuovo.

“Tutto okay?”
chiedono preoccupatissime le tipette toccandosi il clitoride per l’emozione.

“E’ solo un graffio”
risponde lui indicando uno squarcio di 30 centimetri da cui cola un liquido verde.

A questo punto i nervi cedono: qualcuno si accorge che il vigliacco si è mangiato le merendine e scoppia il CAOS.

“Ne avevo bisogno!!!!” grida IL VIGLIACCO in lacrime.
“SONO IPOGLICEMICOOOO!!!!”

E da lì in poi diventa catatonico e non lo sentiremo più parlare fino a quando non farà la fine più orribile che si possa immaginare.

SVENTRATO.
APPESO A TESTA IN GIU’
FECONDATO E DIVORATO VIVO…il minimo che possa capitare ad un ipoglicemico vigliacco.

E quando jack comincia a sbavare e ringhiare qualcuno si chiede “ma starà davvero bene? Non è quello squarcio che ha sulla schiena gli sta facendo male…?”.

“Tutto bene, Jack?” gli chiedono le tipette.

“SSSSSSSSSIIIII’ SCHLLGHHHHH!” risponde Jack sibilando ed agitando la sua coda.




Proseguono seguendo le indicazioni dell’esperto che di tanto in tanto se ne esce con cose tipo:
“l’aria fredda è più leggera , il vento soffia da ovest, il muschio cresce a nord…andiamo a destra…”

Tutte cazzate ovviamente (lui in realtà è un odontotecnico) ,ma tutti gli danno retta.

Vanno a destra, le tipette finalmente con gli abito a brandelli, l’orientale unico superstite che si tocca ripetutamente le parti basse in segno di scaramanzia e poi la creatura che se lo agguanta al volo….

All’etnico tocca sempre una morte a rate.
Prima lo mutilano.,
Poi lo spalmano…
Poi se lo risucchiano.

“OMMIODDIO è ENORME…ARGGHHH!”


“Ma andrà davvero tutto bene?”
si chiede la tipetta ormai vestita solo con la saliva del pubblico mentre osserva il cadavere del povero Chao-Ling.

Ma soprattutto Jack…ha sempre avuto le BRANCHIE?

Ed è quando questa domanda diviene imperativa che l’esperto avanza un’ardita teoria:

“Credo che Jack abbia la mononucleosi….”

“Mi scusi Dottore…” commenta una delle tipette…
“Non è che magari Jack è stato infettato da una qualche forma di vita parassitaria che ora, agendo a livello genetico, sta rapidamente modificando il suo DNA trasformandolo in una creatura mostruosa?”.

“Ah…sì, sì.! Questa è anche meglio!” risponde entusiasta l’esperto.

E a quel punto JACK da di matto.

Gli escono le ali, dimena le branchie , animella le sue SQUALE smandrappa le sue RAMAGNE….

(Tutte cose che fanno i mostri incazzati).

E finalmente (DIO TI RINGRAZIO) stacca la testa all’esperto facendola volare via.

(Non una gran perdita)…

Rimane solo lui con le due tipette….

Carino sarebbe fare una cosa a tre,ma Hollywwod non lo consentirebbe e così perdiamo repentinamente Jenny…impalata dalla coda di Jack (morte vagamente fallica) dopodiché resta solo Katy, bloccata in un angolo con in mano una bombola di ossigeno con scritto sopra “ALTAMENTE INFIAMMABILE – USARE SOLO CONTRO MOSTRI SQUAMOSI”.

Jack la guarda perplesso…

“VERGHINESSSSSSSS….?” Sibila ricordandosi di lei.

Lei lo guarda con aria compassionevole…poi gli spara la bombola dell’ossigeno dove non batte il sole e lo fa saltare in aria.

Jack si dimena, la getta a terra colpendola e poi esplode.

Epilogo.

Tutti hanno tirato il calzino eccetto Katy che si aggira lacera, umida (TUMIDA) e TURGIDA fuori dalla grotta.

Il pubblico tira un sospiro di sollievo.

Grazie a Dio è finito tutto bene e sono morte solo 12 persone….ma….

Nell’ultima scena Katy si volta verso il pubblico, apre la bocca e ci mostra una lunga, lunghissima LINGUA tentacolata….

SSSSSSSSHHHHHHHHHHH!

Sibila Katy e lo schermo diventa nero.

FINE.



(Come? Siete ancora lì? Non riuscite a trovare la forza di alzarvi dalla poltrona del cinema perché il vostro cervello è colato a terra? Non vi preoccupate…prendete il tempo che vi serve…tra un po’ comincia il secondo spettacolo…).

Dedicato ai miei amici Pier e Dibe…compagni di visioni di film inenarrabili…

17.8.08

IL SUPERMERCATO

Si ergono simili a monumenti del cattivo gusto, pullulanti di gente che entra , esce o semplicemente sbatte contro le vetrate simili a zombie, si stagliano contro il torrido caldo estivo offrendo riparo dalla canicola abbacinante e dentro…

dentro c’è il paradiso alimentare che ogni bulimico o casalinga tossica abbia mai desiderato…sono I SUPERMERCATI.

Stracolmi di prodotti di ogni genere e per ogni tasca…prodotti di marca, di lusso, biologici, ecologici, macrobiotici e analgesici.

Prodotti patinati per famiglie benestanti, per quelli che fanno colazione in un mulino bianco sempre sorridenti e biscotti senza gusto per quelli che invece si alzano incazzati neri in un monolocale senza luce.

Ci sono confezioni a basso contenuto di tutto che ti rendono più bello e vitale e merendine senza marca che ti uccideranno lentamente facendoti affondare nel diabete.

Ci sono tipo di pane senza glutine che evaporano solo ad aprirle e pagnotte talmente piene di conservanti che vivranno più di voi.

Ci sono salse, salsine, confetture e piatti già pronti per ogni tipo di single, o disadattato cronico.

Ci sono varianti infinite di cibi etnici con cui fare i fighi con la tipa di turno da rimorchiare, 85 tipi diversi di pasta , (tutti uguali…) con varianti di percentuale di grano che sfidano la capacità di ragionamento di un matematico e ci sono migliaia di oggetti , tegamini, cosmetici , detersivi, spugnette e utensili per riempire il VUOTO infinito che avete dentro.

Ci sono carrelli con 12 tipi diversi di tipi di monetine da infilare (ma solo le vecchi 500 lire vanno bene per TUTTI) e un nugolo di casalinghe dopate che li spingono arrancando tra gli scaffali.

E ogni oggetto…ogni cartellino…è stato studiato e posizionato da una congrega di scienziati-pubblicitari-nazisti che studia il vostro cervello e che vi dice “cosa vedere prima” e “cosa dovete assolutamente AVERE”.

Ecco perché nessuno vede mai i fagioli a 25 centesimi, ma solo quelli di marca a 1 e 50…

(Eccetto gli studenti e i disegnatori…loro li trovano lo stesso…li sentono all’ODORE!).

E la gente… che barcolla, vaga o si scapicolla per arraffarsi l’ultima scatola di cereali al Muesli (e Dio solo sa come CAZZO si scrive!)…
A volte catatonici, a volte rapiti…osservano estasiati un cartellino dei prezzi come se vedessero la Madonna…
A volte giovani e scattanti, a volte anziani e ormai andati…
Coppiette con lui tatutato e lei scazzata, bambini teneri e simpatici che ti sfasciano e palle giocando a palla e nonne e nonni col catetere in mano.



Ci sono quelli che semplicemente fanno la spesa e quelli per cui ogni scelta è un parto gemellare e che soppesano amleticamente un barattolo di pelati da 250 grammi ed uno da 500…

“Quale dei due conviene di più…?”
“Quale dei due mi cambierà la vita o mi aprirà la mente?


E poi tutti che convergono, fluiscono verso le casse… prima lentamente, poi sprintando per fottere un posto a qualcuno e chissenefrega se è una donna incinta o un anziano col bastone….

La spesa.
La fretta e i cazzi di ognuno…questo prima di tutto.

Di corsa! Tutto frenetico per poi PIANTARSI in una delle più geniali invenzioni umane:

LA FILA.

La fila che puntualmente non scorre un cazzo …
La fila … che si smuove solo quando voi ne scegliete un’altra…(semplicemente per rallentare appena la cambiate)…

La fila …in cui incontrate tutta una serie di simpatici personaggi.


LA DECEREBRATA.
Che non pesa mai la frutta…
“Ma perchè la dovevo pesare?” …e a cui cacceresti volentieri la sua lattuga dove non batte il sole.

LA MAMMA PERFETTA

Che all’ultimo istante si è ricordata di non aver preso i cotton fiocc e ti molla il carrello, la borsa e il figlio nel passeggino dicendo “torno subito!”


IL PALEONTOLOGO
Che dispone ogni cosa nelle buste come se fossero resti di ossa del paleozoico…

LA SIGNORA “BENE”
Che fa la spesa coi soldi contati (non perché gli mancano,ma solo perché se ne sbatte di chi lavora) e che alla fine molla sul piano scorrevole metà cose…
“Questi li lascio…” squittisce con le sue labbra a canotto.

A alla fine di tutte ciò … l’altare del consumismo…accudito dalle
Sacre Vestali del Culto del Fustino…


LE CASSIERE

Che ti guardano e scrutano senza mai vederti e che con fare meccanico ti chiedono:

“Hai la tessera?”.


“Fai parte della nostra confraternità?”
“Hai ricevuto il sacro dono dei punti che tutto nobilitano donandoti vita lunga e prospera?

(Nonché una batteria da cucina antiaderente…).

E ci sono quelle giovani e scazzate (con grossi grumi di Eyliner agli angoli degli occhi e rossetto amaranto da dark depresse)…

Ci sono le glorie appassite, inacidite da 150 anni lavoro alienante (che ti guardano con occhi stretti e rabbiosi , parlando con voce arrochita dal fumo).

E poi ci sono le comunicative….che ad ogni costo vogliono salutarti, parlarti , chiederti se vuoi una busta, se hai il biglietto del parcheggio e se sei socio, cattolico, ateo o presbiteriano….
Quelle che parlerebbero anche con un muro solo per non impazzire….

E infine le VIGLIACCHE …le più bastarde e viscide che vi dicono
“Dopo di lei ho chiuso!”
E te lo dicono con fare CATTIVO lasciandoti a fare il lavoro sporco di scacciare a pedate la povera pensionata sorda e zoppa che viene dopo di te.

Per non parlare del fattore SFIGA che vi colpirà proprio quando arriverà il vostro turno… facendo inceppare la cassa, finire il rotolo degli scontrini o facendo semplicemente SVANIRE la vostra cassiera …persa nei cazzi suoi.

E quando finalmente arriverà il vostri turno…vi ritroverete alle prese con le bastardissime BUSTINE di plastica che non si aprono…quelle in cui ci soffiate, le stropicciate e maledite (intanto che la cassiera stranamente accelera all’improvviso buttandovi tutta la roba che si accumula davanti a voi…).

Le bustine…le stesse che poco dopo vi mollano a metà percorso ,proprio quando siete quasi arrivati all’auto e SEMPRE quelle con dentro l’OLIO….

E così, alla fine, arrancate nel parcheggio mentre nuovi zombie arrivano…vi date il cambio sorridendo stolidamente alla civiltà moderna….

”Arrivederci…” vi dice la scritta mentre uscite dal parcheggio…